Le imprese del trasporto persone (Taxi, Ncc, Bus) sono in attesa di una ripresa, e il 70% non sarà in grado di adempiere alle scadenze di breve e medio periodo senza specifici interventi di sostegno.
Rafforzamento delle misure a fondo perduto, ripristino dei provvedimenti per i Bus Turistici sugli investimenti effettuati, posticipo delle scadenze fiscali e tributarie, ulteriore sospensione dei canoni di leasing, rifinanziamento delle misure per la cassa integrazione, continuano ad essere le uniche misure necessarie a dare prospettiva al comparto in assenza di una vera ripartenza.
Troppe incertezze si rilevano nelle modalità di ripresa delle attività scolastiche per le imprese che operano nei servizi scuolabus sia sul fronte organizzativo che dal punto di vista economico nel mancato riconoscimento della copertura dei costi nella fase di sospensione delle attività. Occorre rafforzare il fondo in dotazione dei Comuni per dare concretezza al principio stabilito dal Decreto Rilancio.
A ciò si aggiunga il percorso di riforma della Legge quadro 21 1992 che passa attraverso l’emanazione dei decreti attuativi per Taxi e Ncc per l’istituzione del Registro Elettronico Nazionale, la formulazione del Foglio di Servizio Elettronico e la regolamentazione delle piattaforme di intermediazione, che continua a disattendere le aspettative e le esigenze delle imprese.
Le prime bozze ricevute da parte del MIT non soddisfano le imprese di Taxi e Ncc, i primi decreti presentati invece di risolvere i problemi del trasporto persone sembrano pensati per rendere più complicata la vita degli operatori. Per di più in questa fase drammatica le priorità sono altre, sostegno e rilancio della domanda, sono i cardini sui quali concentrare le azioni di intervento.
Occorre una regolamentazione, immediata, chiara e stringente che disciplini tutte le attività di intermediazione non riconducibili direttamente agli operatori del trasporto, al fine di prevenire episodi di dumping e garantire il rispetto dei diritti degli operatori e la sicurezza degli utenti, ivi compreso l’oscuramento immediato di piattaforme che operano in palese contrasto con le norme utilizzando veicoli privati per il trasporto di terze persone.
E’ inimmaginabile che le attività di Noleggio con Conducente siano obbligate a fare impresa attraverso un’applicazione governativa, sotto il profilo organizzativo e di gestione rappresenterebbe un ulteriore appesantimento per le attività, irragionevole e sproporzionato che muoverebbe peraltro in una direzione diametralmente opposta rispetto a quella perseguita dal Governo in tema di semplificazione e sburocratizzazione.
Problemi complessi che necessitano di risposte tempestive su cui fino ad oggi è mancata inspiegabilmente la giusta attenzione da parte del Governo. Il perdurare di questa situazione non potrà che portare tutto il settore verso una mobilitazione della categoria.