Il vice ministro Rixi ha incontrato il 23 Febbraio i rappresentanti dell’autotrasporto, in occasione del salone dei trasporti e della logistica “Trasnpotec” – svoltosi a Verona dal 21 al 24 febbraio.

Con tale iniziativa, il vice ministro dà seguito alla lettera inviata da UNATRAS il 24 Gennaio 2019 con la quale si sollecitava un incontro per definire l’attuazione di quella parte di rivendicazioni avanzate al Governo sin dal mese di Luglio 2018 ed ancora disattese:

  • La carenza delle risorse, rispetto agli anni precedenti, relative a pedaggi autostradali e deduzioni forfetarie
  • La piena ripubblicazione dei valori indicativi di riferimento (nella prima versione del Febbraio 2015)
  • La certezza dei tempi di pagamento e la regolarità del mercato
  • L’istituzione di uno specifico fondo per il rinnovo del parco veicolare
  • La costituzione e l’avvio dei tavoli di  lavori sui seguenti quattro macro-temi:
  1. Incentivi
  2. Innovazione tecnologica
  3. Normative
  4. Sociale

Dal punto di vista economico, per garantire anche nell’anno 2019 uno stanziamento di risorse pari a quello dello scorso anno, UNATRAS ha sottolineato la necessità di reperire ca. 40 milioni di euro da sommare a quanto già deliberato sul capitolo di spesa 1330 relativo alla parte strutturale destinata al rimborso dei pedaggi autostradali (attualmente : euro 8.541.587) ed una cifra di poco inferiore per dare garanzie in tema di deduzioni forfetarie (dovrebbero servire poco meno di 100 milioni di euro per avere riconosciuto un importo giornaliero di 51 euro per ogni  viaggio effettuato  fuori del territorio comunale).

A tal proposito, il Vice Ministro, pur non nascondendo le difficoltà determinate dalla necessità di dare riscontro al  contenimento della spesa generale richiesta dal Governo a tutti i ministeri (circa 3 miliardi di euro per ciò che riguarda il MIT), ha ribadito la volontà di impegnarsi a reperire le risorse necessarie per garantire un importo delle agevolazioni pari a quello dello scorso anno.

Nello stesso tempo ha richiamato la necessità di iniziare, con tutte le difficoltà e relative accortezze del caso, un percorso per l’ammodernamento del parco veicolare ad iniziare, da una graduale disincentivazione, per le lunghe percorrenze, dei mezzi più inquinanti (euro III). 

Sul tema dei fondi per l’autotrasporto, si ipotizza quindi un compromesso in cui, Rixi si impegna a ricercare le risorse necessarie a garantire gli stessi importi dello scorso anno, contestualmente, si riflette su una ipotesi di decurtazione di alcune voci che attualmente compongono il fondo dell’autotrasporto in modo tale  da avere una soluzione alternativa e/o compensativa nel caso in cui la ricerca di tali risorse aggiuntive non desse gli esiti sperati.

Per questo motivo, tra le ipotesi valutate per reperire le risorse mancanti (almeno una parte) per pedaggi e deduzioni forfetarie, c’è quella di decurtare le voci relative a formazione (indicativamente 5 milioni di euro) e investimenti per rimorchi-semirimorchi (indicativamente 5 milioni di euro).

È stata quindi proposta una riflessione sui 20 milioni di euro attualmente destinati alla voce SSN.

Questa  voce consente alle imprese di recuperare sino ad un massimo di euro 300, per ciascun veicolo, sulle somme versate come contributo al Servizio Sanitario Nazionale sui premi di assicurazione per responsabilità civile per i danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore adibiti a trasporto merci di massa complessiva a pieno carico non inferiore a 11,5 tonnellate.

Il contributo per il SSN è pari al 10,50% calcolato sulla sola parte di premio relativa alla RC ed è versato dall’assicurato alla propria compagnia che a sua volta lo gira allo Stato come costo forfettario per le spese sostenute dalle strutture sanitarie per la cura e il ricovero degli infortunati in incidenti stradali.

L’importo che le singole imprese possono recuperare per quanto pagato in termini di SSN, potrebbe essere pertanto abbastanza esiguo rischiando così di non utilizzare una buona parte delle risorse all’uopo stanziate; per questo motivo si potrebbe legittimare l’ipotesi di utilizzare questi  20 milioni di euro per recuperare le spese sostenute per i pedaggi autostradali e/o le deduzioni forfetarie piuttosto che per il SSN pagato.

In merito allo speciale fondo per incentivare la sostituzione dei veicoli più inquinanti, il Vice Ministro ha informato che è già stata individuata una cifra a ciò dedicata ma che occorre acquisire un preliminare parere da parte dell’Europa, parere che è stato chiesto e che dovrebbe giungere tra circa 30 giorni (dal 23.2.2019, quindi verso la fine del mese di Marzo c.a.) .  

Sul Ferrobonus- Marebonus , la volontà del Governo è quella di trovare le condizioni affichè tali risorse vengano versate direttamente alle imprese di autotrasporto tramite, ad esempio, dei Voucher specifici.

 Sul fronte normativo, il Vice Ministro ha ribadito la volontà di costituire i quattro tavoli di lavoro in modo da contribuire quanto prima ad individuare soluzioni efficaci per il rilancio e la riforma del settore.

Tra le prime questioni da affrontare ai tavoli, c’è quella relativa alla ricerca di soluzioni che possano contenere il dilagare delle vezioni effettuate nel nostro territorio da imprese estere.

 Rixi ha poi annunciato che la sperimentazione dei veicoli di 18 metri è da considerarsi terminata e che quindi occorre individuare una soluzione coerente con gli esiti di tale esperienza.

Rispetto alle preoccupazioni paventate dalle associazioni in merito agli effetti indotti dalla Brexit, Rixi ha il Governo italiano sta trattando per contenere gli effetti negativi e le criticità che potrebbero riversarsi sulle imprese.

UNATRAS, in un comunicato diffuso nella stessa giornata del 23.2.2019 (Allegato),  giudica positiva la disponibilità del Vice Ministro ma  si augura che quanto prima scaturiscano risposte concrete ai temi di più stretta attualità più volte  rivendicati. 

 

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