Il secondo calo consecutivo del clima di fiducia delle imprese registrato dall’Istat ci inquieta ma rispecchia quanto risulta dal rapporto quotidiano con i nostri associati. In particolare, a far pendere la bilancia dal verso negativo sono le dinamiche dei servizi e soprattutto delle costruzioni. Le costruzioni scontano sicuramente i pasticci sui bonus edilizi che incidono sulle attività e sulle aspettative delle imprese. Si spera che le attività legate al Pnrr e al tema della direttiva case green possano invertire la situazione. Purtroppo le consuete lungaggini burocratiche non aiutano a rendere concreti piani e progetti. Lo stanno dimostrando i ritardi nell’emanazione dei decreti attuativi del provvedimento sull’autoproduzione da fonti rinnovabili, una nostra proposta inserita nel programma Transizione 5.0, per cui chiediamo un’accelerazione che consenta di mettere a terra le risorse e alle nostre imprese di realizzare gli investimenti.