Sono quasi 1,3 milioni su circa 6 milioni le imprese in Italia guidate da una donna. E’ quanto emerge dall’Osservatorio per l’imprenditoria femminile di Unioncamere sulla base dei dati del I trimestre 2015.
“Le donne confermano la loro intraprendenza ed innata capacità di gestire un’impresa – dichiara Paola Sansoni, Presidente di CNA Impresa Donna, commentando i dati -. Nonostante nel nostro Paese siano enormi gli ostacoli sul cammino delle donne che decidono di intraprendere questa strada, le imprenditrici italiane non si danno per vinte, e contando troppo spesso solo sulle proprie capacità e risorse, continuano a fornire il loro contributo al nostro sistema economico: un contributo che potrebbe crescere se queste barriere venissero annullate”.
La presenza femminile è particolarmente significativa in alcuni settori come l’assistenza sociale, la confezione di articoli di abbigliamento e le agenzie di viaggio.
Se poi si guarda all’interno del mondo artigiano le imprese a guida femminile sono 214.815, quasi il 16% del totale. L’incidenza dell’imprenditoria artigiana femminile, oltre ad essere determinante nelle altre attività dei servizi alla persona (64,17%), nelle attività creative, artistiche e di intrattenimento (50,46%), nei servizi di informazione (45,97%), è maggioritaria anche nella confezione di articoli di abbigliamento (55,94%) e nel tessile (42,30%).