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In Piemonte firmato il primo contratto regionale per l’artigianato e le PMI dell’edilizia

Malgrado il clima economico difficile, che rende più complesse anche le relazioni sindacali e gli accordi contrattuali, in Piemonte si è raggiunto un accordo con la firma del primo contratto collettivo regionale per le PMI e l’artigianato edile che va a sostituire i precedenti contratti territoriali.

L’accordo è stato presentato stamane, in una conferenza stampa unitaria, da CNA, Confartigianato, Casartigiani e Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil del Piemonte che si è tenuta nella sede CNA di via Roma a Torino.

Con il contratto collettivo regionale si è coronato un percorso di relazioni sindacali in cui è stato perennemente al centro dell’attenzione l’obiettivo di snellire e agevolare i rapporti tra imprese e lavoratori, a qualsiasi provincia appartengano, e finalmente si sono gettate le basi per una gestione omogenea sul territorio piemontese degli aspetti economici e normativi relativi al rapporto di lavoro dipendente nel settore dell’artigianato e delle piccole e medie imprese dell’edilizia ed affini.

La sua adozione potrà anche facilitare il rilancio di politiche pubbliche per il settore specie dopo la recente costituzione in Regione Piemonte della Consulta della filiera delle costruzioni. Certezza e uniformità economica e normativa, possibilità di concordare strategie riguardanti sia il sistema della bilateralità nonché quello della formazione, potranno quindi costituire un’inversione di tendenza per il settore che è stato maggiormente falcidiato dalla crisi.

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