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Incontri “Azienda sicura”. Gli imprenditori imparano a tutelarsi

Di fronte a casi di rapine e furti occorrono nervi saldi e sangue freddo. È facile dirlo, più difficile farlo. Il messaggio dato ieri sera (16 marzo 2017), nella sede di CNA-SHV dell’Alto Adige, dal dirigente della Squadra Mobile, Giuseppe Tricarico, e dal suo vice Ugo Lazzara, è stato molto chiaro. “Gli imprenditori sentono molto questo tema, che tocca la serena gestione dell’azienda”, ha detto Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV.

Serata informativa molto partecipata, dedicata al tema “Gestione del rischio e prevenzione della criminalità per le piccole e micro imprese”. La prima di un ciclo di 4 incontri organizzati da CNA-SHV sul tema “Azienda sicura”, insieme alla realizzazione di un Vademecum, distribuito già ieri sera, per i comportamenti corretti da tenere sia in fase di prevenzione, sia durante o dopo la visita dei ladri.

Anche se in Alto Adige le rapine, i furti ed i taccheggi hanno una frequenza minore rispetto al resto d’Italia, i “colpi” sono comunque in crescita. “Criminalità estemporanea più che organizzata”, hanno rilevato Tricarico e Lazzara. Il che non è detto che sia un bene. Perché il malvivente esperto sa cosa cerca quando entra furtivamente in un’azienda e, nel caso tentasse una rapina, difficilmente perderebbe il controllo. Da qui la raccomandazione dai vertici della Squadra Mobile in caso di rapina: “Occorre rimanere calmi, osservare i malviventi per memorizzare tratti somatici, lingua parlata, abbigliamento, eventuali tic nervosi. Tutti dettagli utili nelle indagini che seguiranno. Ma non si deve reagire o tentare un’azione, si corrono maggiori rischi e la rapina potrebbe diventare una tragedia”.

Sono due i pilastri della sicurezza: quella attiva, svolta dagli stessi imprenditori e dai loro collaboratori con comportamenti molto attenti come la cristallizzazione della scena del crimine in attesa degli investigatori e la segnalazione istantanea di presenze sospette dentro o fuori l’attività imprenditoriale, e quella passiva, ovvero l’installazione di telecamere di videosorveglianza collegate con le centrali delle Forze dell’Ordine. 

“CNA-SHV – ha spiegato il presidente Corrarati – sta facendo di tutto, in sintonia con il Commissariato del Governo e le Forze dell’Ordine, affinché l’installazione della videosorveglianza venga effettuata superando tutti i paletti imposti dallo Statuto dei lavoratori. Altrimenti, la burocrazia costerebbe più delle stesse telecamere”.

La prossima serata informativa si terrà il 30 marzo alle ore 19, nella sede di CNA-SHV, sul tema “I reati informatici: quando il pericolo corre sul Web”. La relazione è affidata alla Polizia delle Comunicazioni. 

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