Sarà stata la paura del terrorismo che ha sconsigliato le mete esotiche. Oppure la bontà dell’offerta turistica degli operatori e delle spiagge marchigiane. Fatto sta che sulle spiagge della nostra regione, secondo un’indagine di Cna Balneatori, si è avuto un incremento delle presenze del 20 per cento, rispetto allo scorso anno. Un risultato che, in media, ha riguardato tutte le spiagge italiane oggetto dell’indagine, con una punta del 25 per cento per quanto riguarda le coste pugliesi. L’estate 2016 ha confermato e migliorato i buoni risultati dell’anno scorso. Lo afferma una indagine realizzata tra 432 titolari di stabilimento (situati in 54 località marine italiane), individuati tra gli aderenti a Cna Balneatori. In particolare nella settimana tra il 13 e il 21 agosto sotto gli ombrelloni si è registrato il tutto esaurito e l’onda lunga del pienone si è protratta per l’ultima settimana di agosto e prosegue a settembre, anche se è ancora presto per tirare consuntivi relativi a questo periodo.
A trainare il turismo balneare marchigiano, secondo Cna Balneatori Marche, l’abbinamento tra le spiagge, gli eventi culturali e le visite alle città di interesse storico e artistico. In particolare il 35 per cento dei turisti presenti sulle nostre spiagge, ha particolarmente apprezzato tra il mare e la possibilità di visitare città di interesse storico e artistico, un altro 35 per cento si è detto colpito dagli eventi musicali e culturali e il restante 30 per cento ha valutato positivamente il turismo in aree marine.
“Il picco estivo” afferma Sabina Cardinali presidente Cna Balneatori Marche “non basta, però, a garantire investimenti, permettere ulteriori migliorie agli stabilimenti, incrementare l’occupazione per soddisfare, contemporaneamente, le esigenze delle imprese e le aspettative dei vacanzieri. E’ necessario come il pane far crescere le presenze anche a giugno e a settembre. Ma come? Attivando iniziative sinergiche con le amministrazioni per offrire pacchetti e servizi mirati che comprendano, nell’ordine di preferenza espresso dai balneatori, visite guidate alle città di maggiore interesse storico-artistico, ingressi a eventi culturali e musicali, escursioni in aree marine rilevanti. “
I balneatori marchigiani, inoltre, sentono montare la pressione dei loro clienti, che esigono una qualità delle acque sempre più elevata. Requisito, questo, che fa la differenza nella competizione turistica globale. La stragrande maggioranza dei balneatori che hanno partecipato all’indagine chiede con forza alla regione, di inserire la depurazione delle acque, il risanamento dei fiumi, il miglioramento della qualità delle acque balneabili tra gli obiettivi irrinunciabili della loro azione di governo.