E’ ormai all’ordine del giorno verificare qual è l’aspettativa di vita delle imprese che nascono nella provincia di Ancona e la Cna ha indagato specificamente la situazione del settore commercio e turismo.
“Nel primo quadrimestre 2016, risultano 12.505 imprese operanti nel settore del commercio al dettaglio e della ricettività nella provincia di Ancona – rendiconta Andrea Riccardi, responsabile provinciale Cna Commercio e Turismo – di cui: 7.937 imprese (64%) di commercio al dettaglio non alimentare, che negli ultimi due anni ha registrato un numero di cessazioni pari a 997 unità, in quota percentuale il 12,6% di quelle attive. Invece, il numero di imprese del commercio al dettaglio alimentare è pari a 1.668 imprese, che rappresenta il 13% delle attività commerciali e della ricettività. Negli ultimi due anni hanno chiuso l’attività 225 unità, pari al 13,5% delle imprese attive”.
“Il 21% dell’intero settore – prosegue Riccardi – è rappresentato dalle attività che operano nell’ambito della ristorazione, ricettività e servizi turistici: negli ultimi due anni, il comparto ha registrato la quota percentuale più alta di cessazioni (il 15,7% contro una media del 13,4% dell’intero comparto).
Nel commercio ambulante, il numero delle imprese attive della provincia di Ancona è pari a 238 unità (il 2% dell’intero settore commercio e turismo)”.
Le imprese che hanno dato vita alla loro attività negli ultimi 5 anni, sono statisticamente classificate come “imprese giovani”, Cna è andata ad indagare quante di queste hanno resistito alla crisi.
“Il commercio alimentare al dettaglio e il comparto dei servizi turistici, alloggio e ristorazione mostrano maggiori quote percentuali di imprese giovani – precisa Gabriele Di Ferdinando del Centro Studi Cna e dell’unione Commercio e Turismo Cna Marche – rispettivamente pari al 26,9% e al 33,8% (contro una media settoriale del 25%). Tuttavia, questi ultimi due comparti evidenziano anche maggiori quote percentuali di imprese giovani cessate negli ultimi due anni: il 33% delle imprese cessate operava nell’ambito del commercio alimentare e quasi il 40% in quello dei servizi ricettivi e turistici”.
In numeri reali, nel comparto commercio e turismo negli ultimi 5 anni sono state registrate 3.068 imprese giovani e, di queste, negli ultimi due anni hanno chiuso l’attività in 1.675.
Queste dinamiche rafforzano le richieste avanzate dalla Cna: sgravi legati alla tassazione, semplificazione burocratica, facilitazione all’accesso al credito e politiche volte al rilancio dei consumi.