Costituiscono un terzo della popolazione imprenditoriale e hanno un livello di istruzione più alto rispetto ai “colleghi maschi” – il 36,8% ha un diploma di laurea, contro un 19,6% degli uomini. Sono le Donne imprenditrici italiane, un universo di lavoratrici indipendenti che pone il nostro Paese al primo posto in Europa nelle classifiche di settore.
Gli ultimi dati del Centro studi CNA, elaborati sul rapporto dell’Osservatorio imprenditoria femminile di Unioncamere-InfoCamere, ne contano 1,4 milioni: il 30,9% dell’occupazione indipendente è di sesso femminile. Circa 4 su 10 sono imprenditrici “vere e proprie”, conducono aziende e danno lavoro a circa 3 milioni di persone.
A Rovigo, domenica 12 marzo, CNA Impresa Donna si è riunita per commentare i dati dello studio nazionale e per parlare di welfare al femminile e delle molte difficoltà che, soprattutto nel nostro Paese, le Donne sono costrette ad affrontare. Presenti all’incontro Paola Sansoni – Presidente Nazionale CNA Impresa Donna e Vicepresidente Nazionale CNA, l’on. Simonetta Rubinato – componente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, Simonetta Pregnolato – Presidente provinciale CNA Impresa Donna Rovigo, Cinzia Fabris – Presidente Regionale CNA Impresa Donna, Adelina Bianchini – direttore patronato Epasa/Itaco CNA Rovigo – e Raffaela Salmaso – Presidente Commissione Pari Opportunità Provincia di Rovigo.
«L’economia femminile esprime potenzialità enormi, che il Paese però non è riuscito pienamente a valorizzare», ha sottolineato la Presidente Paola Sansoni, ribadendo la necessità di un welfare più ritagliato sulle effettive esigenze della categoria. Per le Donne lavoratrici italiane non è facile conciliare lavoro e famiglia e la disoccupazione femminile è, purtroppo, ancora a livelli elevatissimi, con uno scarto di oltre 13 punti sulla media UE (dati Istat).
«Proprio per questo motivo – spiega Cinzia Fabris – CNA Impresa Donna, in collaborazione con le Università “La Sapienza” e “Tor Vergata” di Roma, sta portando avanti un’indagine che intende analizzare l’equilibrio fra vita lavorativa e vita familiare di imprenditrici, professioniste e manager italiane e valutare le eventuali ricadute sull’attività lavorativa e sulla vita personale delle Donne. Gli ostacoli più comuni che caratterizzano il mondo del lavoro femminile sono molti: conciliare l’attività lavorativa con la vita privata; la maternità e le politiche assistenziali inadeguate; difficoltà di accesso al credito; violenze e discriminazioni anche sul luogo di lavoro. Avere una rete di sostegno e di rappresentanza in grado di creare opportunità e di difendere gli interessi di noi Donne, Lavoratrici, Mamme è fondamentale».
«Non possiamo e non dobbiamo smettere di far sentire la nostra voce, partecipando attivamente e cogliendo occasioni rilevanti come questa. Il contributo di ognuna di noi è importante perché può sicuramente aiutare a ridurre il gap di genere e a conquistare quella parità ancora lontana».
Per partecipare all’indagine: www.cnavicenza.it.