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Indicazioni Geografiche: vietata la registrazione di marchi evocativi o usurpativi

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un DDL che modifica il Codice della Proprietà Industriale. Tra le novità introdotte dal provvedimento, il divieto di registrazione di marchi evocativi delle Indicazioni Geografiche.

Il Consiglio dei Ministri, durante la seduta del 1° dicembre 2022 a Palazzo Chigi, su proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy, ha approvato un disegno di legge di modifica al Codice della proprietà industriale di cui al link: https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-8/21159.

Gli obiettivi sono principalmente: il rafforzamento della competitività del sistema Paese e della protezione della proprietà industriale; la semplificazione amministrativa; la digitalizzazione delle procedure in materia di titoli di proprietà industriale.

Il disegno di legge si inquadra nella riforma del sistema della proprietà industriale, prevista dal PNRR, in coerenza con il “Piano di azione sulla proprietà intellettuale per sostenere la ripresa e la resilienza dell’UE”, adottato dalla Commissione europea.

Tra le diverse novità introdotte dal decreto c’è il divieto di registrazione di marchi evocativi o usurpativi di indicazioni geografiche e denominazioni di origine protetta e l’assegnazione al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste del ruolo di tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche in assenza di Consorzi di tutela.

Con il provvedimento, tra l’altro:

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