A giugno sono tornati positivi gli indici dell’industria italiana rispetto al mese precedente. Confermando quindi la ripresa avviata a maggio dopo l’allentamento delle misure legate all’emergenza sanitaria. Ma – sottolinea l’Istat – il secondo trimestre del 2020 si conferma in profondo rosso rispetto al primo. Insomma, la ripresa c’è. Però al rallentatore. E l’industria italiana rimane lontana dai livelli pre-confinamento.
Al netto dei fattori stagionali, su base mensile il fatturato è aumentato del 13,4% e gli ordini del 23,4%. Grazie all’andamento positivo sia del mercato interno sia dei mercati esteri. Anche se va rilevato che gli ordini provenienti da oltre confine hanno segnato un incremento del 19,1%, di molto inferiore al +26,4% del mercato domestico.
Allargando il raggio d’azione, arrivano le note dolenti. Il trimestre aprile-giugno rispetto a gennaio-marzo ha, infatti, registrato un crollo del 23% nel fatturato e del 22,8% negli ordini. Dati che stanno contribuendo alla cattiva giornata della Borsa.