Le infrastrutture sono un elemento centrale per lo sviluppo delle attività economiche, in particolare nei momenti di crisi. E’ evidente che gran parte della rete viaria nel territorio senese sia in uno stato di manutenzione drammatico. Ultimo caso quello della galleria di Pari, che ha aggravato ulteriormente il quadro della Siena – Grosseto, oggetto di lavori che si protraggono ormai da troppo tempo. A questo si unisce l’assoluta fragilità strutturale della Cassia e delle strade minori ad essa afferenti, che hanno reso il trasporto merci, ma anche il transito delle auto, un autentico percorso ad ostacoli con tempi e costi alle stelle per le imprese del territorio. La chiusura delle Provincie ed il progressivo passaggio delle competenze non può essere una risposta all’assenza di manutenzione o all’eccessiva lunghezza dei tempi per la risoluzione di problemi come il ponte sul Paglia. La Cna ha fatto presente più volte questo grave problema, che porta pesanti danni alle aziende sotto tutti i punti di vista.
Si arriva poi al paradosso se spostiamo l’attenzione sulla manutenzione di alcuni fiumi e torrenti del territorio, che negli ultimi anni sono stati portatori sistematici di allagamenti, cosa mai accaduta in passato con queste dimensioni e periodicità, segno che ci può essere qualcosa di strutturale, non solo il cambiamento climatico. E’ evidente dunque che in tutto questo ci siano responsabilità e negligenze ben precise, ritardi inaccettabili ed una burocrazia che porta solo confusione e tempi biblici per la realizzazione delle opere. La preoccupazione aumenta pensando all’imminente inverno, con pioggia e gelo che renderanno ancora più precaria la situazione delle strade danneggiate.
Il mondo della produzione e delle imprese non è disposto a fare ulteriori sacrifici e vederli in gran parte vanificati per responsabilità altrui. Alle istituzioni la Cna di Siena chiede chiarezza e coraggio, insieme a scelte forti che guardino al futuro. E’ necessario che la Regione in questa fase si faccia carico dei problemi strutturali più gravi della rete viaria e strutturale della provincia di Siena, monitorando l’andamento dei percorsi burocratici, supportando gli enti che presentino difficoltà tecniche ad affrontare problemi così complessi. Alla Regione la Cna ha chiesto di favorire le convenzioni con le compagnie assicuratrici al fine di assicurare a costi contenuti i sinistri derivanti da calamità naturali, prima e concreta risposta quando si presentano i problemi.
Quasi un anno fa, inoltre, è stata annunciata la sottoscrizione di un protocollo tra le Regioni Toscana e Umbria per la realizzazione di una stazione per l’alta velocità ferroviaria a cavallo tra la Toscana sud e l’Umbria. E’ assolutamente evidente che il luogo ideale per la realizzazione di questa importante infrastruttura sia Chiusi, per ragioni logistiche (presenza del casello autostradale), economiche e tecniche. L’alta velocità infatti già attraversa il Comune in un area pubblica sulla quale esiste già la previsione urbanistica. La Cna di Siena lo ha sempre sostenuto, proprio perché si tratterebbe della migliore scelta da fare sotto tutti i punti di vista.
L’area è infatti baricentrica rispetto ai territori considerati ed ha collegamenti diretti con la rete autostradale. A questo si aggiunge la grande disponibilità di aree da destinare a parcheggi e servizi, che rende Chiusi il punto ideale per la realizzazione della stazione dell’alta velocità per l’area Toscana sud e Umbria, ma anche per il nord del Lazio dove insistono molte imprese. A questo si aggiunga che già esiste uno studio di fattibilità dell’opera che ne evidenzia le potenzialità.
Le infrastrutture funzionali ed efficaci rappresentano un elemento fondamentale per la ripresa economica ed in questa fase sono assolutamente centrali, se vogliamo guardare al futuro con ottimismo. La Cna si aspetta dunque una scelta decisa da parte dei Vettori dello Stato, del Governo e delle Regioni coinvolte, affinché si proceda celermente all’ufficializzazione di Chiusi come prossima stazione dell’alta velocità, indicando tempi e modalità di realizzazione. Nel frattempo auspichiamo che tutte le istituzioni senesi si uniscano a sostegno di questo progetto che rimetterebbe Siena in collegamento con le grandi arterie infrastrutturali europee e colmerebbe lo smacco patito molti anni or sono quando fu deviata l’Autostrada del Sole tagliando fuori Siena a favore di Arezzo.