L’Italia si conferma un “innovatore moderato” nella classifica redatta dalla Commissione Europea sulla base dell’indice annuale sull’innovazione, al 19mo posto con un valore di 83 rispetto alla media comunitaria a 90. I leader dell’innovazione in Europa sono Danimarca, Finlandia, Lussemburgo, Olanda e Svezia. Poi ci sono i “forti innovatori” come Francia e Germania e a seguire quelli moderati.
I punti di forza dell’Italia nell’innovazione arrivano dalle piccole e medie imprese con un indice a 130,7 rispetto alla media europea di 116,9 per quanto riguarda innovazione di prodotto e di processo, marketing e organizzazione e innovazione “in-house”.
Le principali debolezze invece sono la penetrazione della banda larga, capitale umano, investimenti in venture capital, collaborazione internazionale. Inoltre l’Italia presenta un basso livello di spesa in ricerca e sviluppo da parte delle grandi imprese così come investimenti in innovazione.
Tra le differenze strutturali rispetto alla media UE l’Italia presenta un valore basso in termini di facilità di avviare un’impresa (73 contro 76,5 della media europea) e come capacità di attrarre investimenti (1,3% del Pil rispetto al 2,6% della media europea).