Creatività, per pensare fuori dagli schemi e dare campo alle emozioni; apprendimento continuo; empatia; flessibilità, per la gestione del tempo e delle priorità; leadership, per avere capacità di visione e vincere la resistenza al cambiamento. Sono le skill che gli imprenditori dovranno sviluppare per approcciare all’IA con un pensiero critico ma proattivo secondo Giuseppe Vivace, direttore Ecipa CNA, che ha tenuto il seminario “Intelligenza Artificiale in azione: soluzioni evolute per potenziare l’impresa. Esempi vincenti di integrazione nei sistemi aziendali”, organizzato dalla CNA di Fermo.
“Il mercato – ha sottolineato Vivace – richiede sempre nuove skill, cioè competenze ed è necessario studiare per governare il cambiamento. L’IA ci supporta nella ricerca di nuove idee, nelle fasi di brainstorming, è un copilota, ma non consideriamola un database né un sostituto dell’uomo. Velocizzando attività ripetitive, permette un forte aumento della produttività, consentendoci di liberare tempo per dedicarci ad altro, nel lavoro stesso e di conseguenza nella gestione del privato”.
“Credo che i benefici siano superiori ai rischi – ha commentato il presidente CNA Fermo, Emiliano Tomassini – tuttavia queste tecnologie devono rappresentare un vantaggio e non generare disuguaglianza sociale. L’Intelligenza Artificiale è un tema che divide, affascina e spaventa allo stesso tempo. Una rivoluzione che impatta sul mondo produttivo e sul tessuto economico, ma ricordiamoci che il capitale umano è insostituibile. Siamo convinti che questa tecnologia possa rappresentare un potenziatore delle nostre capacità, aiutandoci a riaffermare la nostra umanità. Genialità, saper fare, ma anche umanità e sensibilità sono elementi che convivono nelle imprenditrici e negli imprenditori e ne contraddistinguono l’operato”.
Se quindi si potrebbe arrivare a ridurre fino al 50% i tempi di produzione, d’altro canto non si può affidare il rapporto con i clienti ad un robot ma, come illustrato dal Professor Emanuele Frontoni dell’Unimc: “è possibile una cooperazione tra uomo e algoritmo, con una tecnologia che ormai abbiamo già in tasca. Agli imprenditori diciamo di interagire, dialogare con i giovani per fargli trovare, anche attraverso queste risorse, soluzioni adatte a risolvere criticità e problematiche”. L’IA, ricorda Frontoni, è oggi un sostegno alla presenza delle aziende e dei loro prodotti sugli e-commerce, sulle piattaforme internazionali soprattutto nel settore moda, ma è presente in moltissimi altri comparti come l’agricoltura, la ricerca medica, la produzione.
L’incontro, molto partecipato, è stato organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Fermo, presente il vice presidente Brunella Ortenzi, ha avuto il patrocinio di UNIMC, e il sostegno di CCIAA Marche e Uni.Co confidi. Sono intervenuti anche l’Assessore comunale Mariantonietta Di Felice, il consigliere regionale Andrea Putzu. Trattati inoltre anche i temi della privacy e del credito, grazie agli interventi rispettivamente di Massimiliano Felicioni, Dipartimento Ambiente di CNA e Paola Fava, Uni.Co Confidi