Giornate della moda italiana nel mondo

 

L’Italia è Moda. Questo il claim che accompagnerà le “Giornate della moda italiana nel mondo”, il format di promozione integrata nell’ambito della diplomazia della crescita lanciato dal ministro Antonio Tajani per favorire oltre confine questo aspetto del “saper fare tricolore” che già vale il 13 per cento dell’export nazionale ma può crescere ancora in maniera significativa.

L’Italia è il primo produttore al mondo di alta moda e il secondo esportatore mondiale di un comparto dove trovano impiego più di mezzo milione di addetti in 62mila aziende, per quasi l’80 per cento micro imprese.
Per intensificare e focalizzare sempre di più le attività promozionali, su impulso del titolare degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale si riunirà quindi anche il “Tavolo Moda per l’internazionalizzazione”, che permetterà alla Farnesina e alle principali Associazioni di categoria di avviare uno stretto coordinamento tecnico in un’ottica di Sistema Paese.

Tale coordinamento è poi stato suggellato dalla firma, durante la cerimonia di presentazione delle “Giornate della moda italiana nel mondo”, tenuta nel pomeriggio del 28 gennaio a Villa Madama, di un protocollo d’intesa mirato ad accrescere la qualità e la quantità degli eventi realizzati dalla rete diplomatica italiana a beneficio della moda italiana e, parallelamente, lottare contro la contraffazione con il fondamentale supporto della Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle, già impegnate nella tutela del Made in Italy, svilupperanno all’estero progetti di formazione mirati alla prevenzione e alla lotta alla contraffazione.
Attraverso ambasciate, rappresentanze permanenti, consolati e Istituti italiani di cultura, le “Giornate della moda italiana nel mondo” vogliono rilanciare una moda italiana che sia veicolo di sviluppo e specchio dei valori, della creatività e della passione per l’innovazione italiana.

A firmare il protocollo per il sistema CNA sono stati il presidente nazionale CNA Federmoda, Marco Landi, e il presidente nazionale CNA Orafi, Arduino Zappaterra.

Durante un confronto tra le Associazioni imprenditoriali del settore moda e il ministro Tajani, il presidente Marco Landi ha evidenziato il valore aggiunto del made in Italy basa sulla qualità delle produzioni e su quanto lo stile di vita italiano goda apprezzamento nel mondo. Si è soffermato, quindi, sul problema della contraffazione, “frutto della globalizzazione sfrenata – ha sottolineato – e di un mondo senza confini commerciali”, contro la quale, oltre ai mezzi tradizionali, “bisogna agire a livello culturale, educando i consumatori e soprattutto i giovani al bello, alla qualità, al rispetto delle regole, di cui beneficiamo tutti”.

Per Antonio Franceschini, responsabile nazionale CNA Federmoda presente all’evento di Villa Madama, le iniziative di promozione integrata promosse dalla Farnesina possano costituire momenti di particolare interesse per strutturare azioni di supporto al sistema economico delle imprese, alle micro e piccole in particolare, anche attraverso l’integrazione delle attività di ICE Agenzia.

Arduino Zappaterra (presidente nazionale CNA Orafi) ha sottolineato come “Questa iniziativa è davvero molto interessante. Unisce infatti il mondo della moda e quello del gioiello. Si tratta di un connubio naturale. I due settori devono lavorare insieme per trasformare le loro filiere in una sola grande filiera del lusso e della qualità. Anche per facilitare le istituzioni a promuovere il Made in Italy nel mondo”.

A sua volta Simona Micheli (coordinatrice nazionale CNA Artistico e Tradizionale) ha definito l’evento “particolarmente importante perché conferma l’impegno di tutte le istituzioni internazionali italiane al fianco di settori produttivi rimarchevoli non solo per il loro peso sociale ed economico ma anche per il rilievo che detengono nell’immaginario collettivo mondiale”