La CNA presenterà una interrogazione alla Camera dei Deputati relativamente al contributo che le aziende sono obbligate a pagare a fronte di zero servizi e che si somma al contributo camerale e, laddove si richiedesse un servizio alla Stazione Sperimentale, al costo della ricerca.

questi i contenuti della interrogazione parlamentare

La Camera,

premesso che:

la Stazione sperimentale per le conserve alimentari (SSICA) è divenuta Azienda Speciale della Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Parma a seguito del riordino e l’accorpamento operato da D.L 78/2010 (art. 7, comma 20) in un’ottica di spending review;

l’ente ha lo scopo di promuovere il progresso scientifico, tecnico e tecnologico dell’industria conserviera italiana per i settori frutta, ortaggi, carni e pesce, attraverso attività di ricerca applicata, consulenza e formazione;

il D.Lgs. 540/99, che ha provveduto al primo grande riordino delle Stazioni sperimentali per l’industria dal tempo della loro istituzione (1923), ha individuato diverse fonti di finanziamento per questi enti, quali il contributo annuale versato dalle imprese per le quali la stazione è preordinata ed i proventi derivanti dai servizi offerti alle imprese;

dal 2010 la SSICA ha avviato una proattiva riscossione dei crediti vantati rispetto ad un regime di tassazione obbligatorio verso tutte le imprese, anche agricole, che effettuano qualsiasi forma di trasformazione;

le stesse imprese sono obbligate ad un triplice versamento: il diritto camerale alle Camere di Commercio, il contributo SSICA con cartella di riscossione e il contributo in caso di erogazione di servizio;

considerato che:

si tratta di un’ingiustificata ed irrazionale somma di costi che incide pesantemente sulle piccole imprese per le quali non vi è un effettivo ritorno in termini di concreti benefici, visto che l’attività svolta dalle stazioni sperimentali risulta orientata prevalentemente in favore delle imprese di grandi dimensioni;

non si comprende la necessità del contributo annuale richiesto all’impresa per il finanziamento della Stazione sperimentale, potendo questa sostenersi anche con i soli proventi derivanti dai servizi erogati alle imprese;

impegna il Governo a:

valutare l’opportunità abrogare la disciplina della SSICA, al fine di sollevare le imprese, a lungo provate dalla crisi, dalla irrazionale sovrapposizione di costi che tale norma ha finora implicato;

valutare l’opportunità di eliminare il contributo obbligatorio SSICA e rendere fruibile il servizio realmente erogato, dietro pagamento.