In seguito all’ultimo vertice europeo dei Capi e di Stato e di governo dell’Ue tenutosi a Bruxelles la scorsa settimana, i Ministri per l’energia degli Stati membri hanno raggiunto un accordo politico in merito all’istituzione di un meccanismo di correzione del mercato per proteggere l’Unione dai prezzi eccessivi del gas.
Tale meccanismo, che si applicherà a partire dal 15 febbraio 2023 per un periodo di un anno, si attiverà automaticamente se il prezzo TTF (Title Transfer Facility) del mese successivo supera i 180 EUR/MWh per tre giorni lavorativi e il prezzo TTF è superiore di almeno 35€ rispetto al prezzo del GNL per gli stessi tre giorni lavorativi.
Mentre il meccanismo è attivo non saranno consentite operazioni riguardanti i contratti future relativi al gas naturale al di sopra di un “limite dinamico di offerta” fissato a 180 EUR/MWh. Una volta attivato, tale limite si applicherà per almeno 20 giorni lavorativi; qualora il limite di offerta dinamica sia inferiore a 180 euro/MWh per tre giorni lavorativi consecutivi, il meccanismo verrà disattivato automaticamente.
L’intesa prevede anche un meccanismo di sospensione qualora siano individuati rischi per la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, la stabilità finanziaria, i flussi di gas intra-UE o rischi di aumento della domanda di gas. In particolare, il meccanismo di correzione del mercato sarà sospeso qualora la domanda di gas aumenti del 15% in un mese o del 10% nel corso di due mesi consecutivi, se le importazioni di GNL diminuiscono significativamente o se il volume delle operazioni in derivati TTF diminuisce significativamente rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’intesa dovrà ora essere formalmente adottata prima di essere pubblicata in Gazzetta ufficiale dell’Ue ed entrare in vigore.