Oggi, nei paesi occidentali, grazie alla tecnologia ed al globale miglioramento delle condizioni ambientali, la probabilità di diventare centenari è sempre più elevata. Diventa quindi fondamentale la salute delle persone anziane, che è strettamente collegata all’ambiente che le circonda.
Per ambiente, noi intendiamo sia l’ambiente fisico, sia lo stile di vita.
Vivere nella natura ad esempio allunga la vita: esiste una relazione tra l’esposizione al verde ed una riduzione dei tassi di mortalità. L’inquinamento atmosferico, infatti, determina un indebolimento del sistema immunitario attaccato dai radicali liberi, con aumento delle malattie allergiche e tumorali. Evitare l’esposizione al traffico, indossare filtri e protezioni per la pelle (soprattutto nella stagione estiva), evitare il fumo di sigaretta, rappresentano accorgimenti da mettere in atto.
L’inquinamento da rumore, ripetuto nel tempo, può provocare disturbi del sonno, momento indispensabile nella vita degli individui di tutte le età, sia perché durante il sonno l’attività di ricostruzione del DNA e delle cellule contribuisce a rinforzare il sistema immunitario, sia per il fatto che il riposo notturno consente al cervello di svuotarsi dall’accumulo delle sostanze tossiche accumulate durante il giorno. Gli scienziati affermano che tale processo rallenta l’insorgenza di malattie neurodegenerative e migliora la memoria.
Anche l’esposizione a metalli, erbicidi o insetticidi, acque contaminate, aumenta il rischio di insorgenza di malattie neurodegenerative.
Importante poi l’attività fisica: l’OMS considera adeguata per gli anziani una pratica di almeno 150 minuti di attività fisica alla settimana, come camminare o anche come ballare, che produce inoltre benessere psicologico, riducendo il rischio di depressione e facilitando le relazioni tra persone.
Proprio l’ambiente inteso come relazioni, centri di aggregazione, spazi di condivisione di hobbies (cruciverba, cucito, leggere i giornali) riduce l’isolamento, migliorando le capacità di memoria, il grado di attenzione, la capacità di reagire creativamente ai cambiamenti.
L’associazionismo, la costituzione di spazi “cuscinetto” tra i quartieri delle città, come giardini pubblici e centri culturali, lo sviluppo di tecnologie adatte alla terza età, rappresentano condizioni ambientali che favoriscono il benessere.
L’ambiente, infine, determina la qualità del cibo. Studi scientifici confermano che la dieta mediterranea rappresenta un fattore protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari, diabete, tumori, malattie neurodegenerative.
Risulta evidente, dunque, che molto si può fare per prevenire gli effetti negativi dell’ambiente sull’invecchiamento: essere soggetti attivi e protagonisti del proprio futuro riduce lo stress, produce benessere psicofisico e quindi migliora la qualità di vita.