Questo il messaggio di CNA Umbria e della direzione regionale dell’Inail, che il 3 aprile 2019 hanno presentato un progetto specifico per la prevenzione di alcune malattie professionali e il bando ISI Inail 2018 per incentivare le imprese a investire sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Investire sulla sicurezza nelle proprie imprese conviene – esordisce Renato Cesca, presidente di CNA Umbria -. Conviene perché si riducono le possibilità di incidenti e di malattie professionali e si evita di incorrere in sanzioni, spesso molto elevate. È per questo che la CNA, da molti anni, lavora per arrivare alla razionalizzazione dei costi che le imprese devono sostenere per adeguarsi alle normative sulla sicurezza. Quest’anno, grazie alle nostre battaglie, siamo anche riusciti a far introdurre nella legge di bilancio 2019, la riduzione delle tariffe Inail dovute dalle imprese. lnoltre, l’introduzione di nuove tecnologie e macchinari che lavorano in sicurezza, è diventato un must sostenuto dall’Inail con il progetto ISI, che ogni anno destina ingenti risorse a sostegno dei progetti di investimento presentati dalle imprese”.
Il progetto Lavoriamo sui Comporta-menti: diventa protagonista della sicurezza in azienda, ideato da CNA Umbria e cofinanziato dall’Inail, si focalizzerà in particolare sulle malattie professionali a carico dell’apparato muscolo scheletrico, che rappresentano una larga fetta tra le patologie imputabili all’attività lavorativa.
“Con questo progetto – prosegue Cesca – abbiamo voluto investire essenzialmente sulle persone, attraverso l’adozione di comportamenti virtuosi in azienda in grado di ridurre i possibili incidenti e l’insorgere di malattie professionali. Mentre con il bando Isi Inail 2018 verranno erogati contributi a fondo perduto per la sostituzione di macchinari datati e obsoleti, interventi tecnici, organizzativi, e altro ancora”.
“Prevediamo di coinvolgere direttamente i lavoratori di 30 micro, piccole e medie imprese del territorio – aggiunge Annalisa Agneletti, responsabile Ambiente e Sicurezza di CNA Umbria -, che per due anni seguiranno un percorso sulla promozione di comportamenti corretti. Al di là delle leggi e dei controlli, che oggi sono decisamente più efficaci, è la persona che fa la differenza quando si tratta di salvaguardare la salute del lavoratore. Per questo negli anni si è passati da una sicurezza rivolta soprattutto alla conformità di macchine, impianti ed attrezzature, ad una che guarda più alla persona. Durante il progetto i lavoratori saranno coinvolti in iniziative interessanti, compreso un cortometraggio sulla sicurezza che verrà realizzato all’interno delle varie imprese “.
“Nel progetto in collaborazione con CNA abbiamo deciso di focalizzarci sulle malattie professionali – ha affermato Alessandra Ligi, direttrice regionale dell’Inail -, perché la casistica è cresciuta in modo esponenziale, con un aumento del 74,9% negli ultimi 10 anni contro il 69,2% della media nazionale. Diverse le percentuali sugli infortuni, che per fortuna sono in calo costante. Per quanto riguarda il bando Isi, invece, quest’anno l’Inail mette a disposizione delle imprese umbre 6,5 milioni di euro per progetti di investimento, per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi e anche per la bonifica da materiali contenenti amianto”.
“Resta ancora molto lavoro da fare – riprende Cesca – anche per la rapida evoluzione delle norme e la trasformazione del mondo del lavoro dal punto di vista tecnologico, della tipologia di lavori/mestieri e della legislazione del lavoro. Un capitolo a parte, infine – conclude il presidente di CNA – riguarda gli appalti, laddove la logica del massimo ribasso mal si concilia non solo con la qualità dei lavori e dei servizi affidati, ma anche con il rispetto della sicurezza e della salute dei lavoratori”.