Fa tappa in Umbria il road show della Cna per favorire lo sbarco in Iran delle piccole imprese. Domani venerdì 10 giugno, con inizio alle 17, si tiene a San Martino in Campo (Perugia) la seconda iniziativa dedicata a “Iran – Opportunità per le imprese” dopo quella svolta a Padova nel marzo scorso.
L’Iran è, storicamente, un mercato importantissimo per le imprese italiane. Prima dell’introduzione delle sanzioni decise dall’Unione europea, il nostro Paese era il principale partner commerciale di Teheran. L’interscambio valeva 8,5 miliardi di dollari, scesi oggi a un miliardo e mezzo. Ma la Sace prevede che, entro il 2018, l’export tricolore abbia potenzialità di crescita fino a tre miliardi. Così la CNA ha cominciato a esplorare questo mercato partecipando con una delegazione di imprenditori alla missione governativa di fine 2015.
L’Iran è un Paese ricco di opportunità, dove si percepisce un gran desiderio di aprirsi al mondo occidentale. Ma va affrontato con consapevolezza, per districarsi tra le regole e i cliché modellati da tanti anni di isolamento e dalla fortissima presenza pubblica nell’economia, soprattutto nell’avvio di attività, nella tutela della proprietà, materiale e immateriale, e nel rilascio di licenze. Esistono, inoltre, elevate barriere doganali erette a difesa delle produzioni locali. Qui scatta la forza del Made in Italy, che ha pochi concorrenti, in particolare in settori come i complementi d’arredo, la moda, la meccanica. Al di là di ogni considerazione, tra i punti di forza vanno sempre tenute a mente le potenzialità di un mercato con 75 milioni di consumatori (e una crescente presenza giovanile) con un livello medio di istruzione molto elevato e agevolazioni fiscali in numerose aree per impianti produttivi e attività commerciali.
Su questi temi discuteranno: Antonio Franceschini (responsabile CNA Internazionalizzazione), Gabriele Martignago (direttore dell’Ice di Teheran), Farian Sabahi (docente universitaria alla Bocconi), Mario De Luca (Bmps), Fabio Paparelli (assessore allo Sviluppo economico dell’Umbria) e Roberto Giannangeli (direttore della CNA Umbria), insieme ad alcuni imprenditori iraniani.