“E’ un bellissimo primato di cui vogliamo essere molto orgogliosi: l’Italia è il primo Paese in Europa per numero di donne imprenditrici.
Sono quasi un milione e mezzo. In pratica un terzo della popolazione imprenditoriale italiana è rosa e , ancora più importante, con un livello di istruzione superiore rispetto ai colleghi maschi.
Orgoglio dunque, ma anche concretezza e occhi aperti. Fare oggi in Italia qualunque attività di impresa è complicato, ma se sei donna allora è sicuramente, ogni giorno una corsa ad ostacoli.
Tutte le lavoratrici indipendenti pagano ogni giorno un welfare che troppe volte non aiuta affatto a conciliare lavoro e famiglia.
Pagano soprattutto una cultura del lavoro che non si è ancora completamente liberata da un’idea primitiva che vede il lavoro di impresa come roba da uomini.
Un esempio? lo abbiamo denunciato tante volte: il credito per un’ impresa il cui titolare è donna costa sempre di più.
Non va bene. Sono muri “culturali” da abbattere. La CNA si impegnerà a fondo ogni giorno fino a quando non arriveremo, anche in questo campo, ad una parità piena e non a passo ridotto. Per noi l’8 marzo è questo”
Lo si legge in una dichiarazione della Presidente di CNA Impresa Donna, Paola Sansoni