Sì è tenuta oggi ad Ascona in Canton Ticino la IX Sessione del Dialogo Economico Italia – Svizzera. Tra i vari argomenti all’ordine del giorno particolare attenzione è stata dedicata alla Legge sulle imprese artigianali (LIA) introdotta dal Canton Ticino che rischia di compromettere fortemente le relazioni economiche ponendosi come ostacolo alla libera circolazione delle imprese. CNA ha sostenuto la proposta avanzata dal MiSE di costituire una Commissione tecnica che affianchi i lavori del Dialogo divenendo uno strumento per rilanciare il confronto sulla base di tre pilastri: qualità, reciprocità, collaborazione. Inoltre si è chiesto alle autorità svizzere di verificare le condizioni per poter arrivare da parte del Canton Ticino ad una sospensiva dell’entrata in vigore della norma.
CNA ritiene inoltre che lavorando insieme alle Regioni territorialmente coinvolte si possano trovare anche strumentazioni di supporto per agevolare e sostenere le imprese nell’accesso ai mercati. La delegazione italiana guidata dal DG per la Politica Commerciale Internazionale del Ministero dello Sviluppo Economico, Amedeo Teti vedeva la presenza tra gli altri dell’Ambasciatore d’Italia a Berna, Marco Del Panta Ridolfi; del Console Generale d’Italia a Lugano, Marcello Fondi e della Direttrice dell’Ufficio ICE di Berna, Simona Bernardini.
La delegazione CNA era composta da Antonio Franceschini, Responsabile Ufficio Promozione e Mercato Internazionale CNA Nazionale; Giuseppe Vivace, Segretario Regionale CNA Lombardia; Enzo Fantinato, Responsabile Internazionalizzazione e Fierè CNA Como e Giovanni Moretti, consulente CNA Como per il mercato svizzero.