L’autorità Garante del Mercato e della Concorrenza il 30 marzo scorso ha espresso il proprio parere sul DDL, di cui al link
DISEGNO DI LEGGE SULLA DISCIPLINA DELL’ATTIVITÀ DI HOME RESTAURANT
Affermando che il DDL che disciplina l’attività di home restaurant appare nel suo complesso idoneo a limitare indebitamente una modalità emergente di offerta alternativa del servizio di ristorazione e, nella misura in cui prevede obblighi che normalmente non sono posti a carico degli operatori tradizionali, risulta discriminare gli operatori di home restaurant, a favore dei primi, senza rispettare il test di proporzionalità, necessarietà delle misure restrittive rispetto al perseguimento di specifici obiettivi imperativi di interesse generale, come invece richiesto a livello europeo.
Ad avviso di CNA Agroalimentare rimane sempre un aspetto critico che non è stato chiarito, nemmeno dal parere della Consulta, cioè si continua a parlare di HOME RESTAURANT come attività economica senza che però risulti l’obbligo conseguente di iscrizione in Camera di Commercio.
Un’attività economica è un’attività imprenditoriale. Il principio di concorrenza è fra pari, non possiamo mettere a confronto un’attività economica continuativa con una considerata di fatto saltuaria come nel disegno di legge di fatto è definito l’HOME RESTAURANT.