Il nuovo, poco invidiabile, record del debito pubblico italiano ci preoccupa notevolmente. La crescita di maggio a quota 2.816,7 miliardi registrata dalla Banca d’Italia supera, oltre tutto, le previsioni. Di fronte ai nuovi rialzi dei tassi già annunciati dalla Banca centrale europea CNA ribadisce il suo timore non solo per le conseguenze su famiglie e piccole imprese, costrette a finanziarsi in banca, ma pure per i suoi effetti futuri sull’andamento crescente della spesa per interessi sul debito pubblico e di conseguenza, a meno di una crescita significativa del prodotto interno lordo, anche sul parametro deficit-Pil.