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La moda oltre la moda. L’artigiana che forma e premia i giovani stilisti

E’ cresciuta tra sartorie e sfilate di alta moda. Tra una mamma stilista e un fratello architetto, “entrambi geniali”, di cui ora gestisce e tramanda le imprese, in un’ottica rigorosamente artigianale, fatta di pezzi unici, tessuti pregiati, modelli ideati per un cliente alla volta, senza bisogno di troppa pubblicità. “La mia è la moda che va oltre la moda”, spiega Pola Cecchi, signora tenace, capace di reinventarsi ad ogni piega della vita, fino a laurearsi in Economia e Commercio all’età di 67 anni.  “Ho dovuto ristudiare la matematica delle medie – racconta divertita – ma mi sono tolta un peso che portavo da 40 anni”.

Pola inizia presto a lavorare e viaggiare: “Avevo 15 anni e con mio fratello Francesco – ricorda – giravamo l’Italia per vendere i vestiti di nostra madre. A quei tempi realizzavamo cinque collezioni l’anno, con mamma andavo a tutte le sfilate, io ero l’addetta ai ricami. Poi nel tempo ho iniziato a occuparmi di contabilità, gestivo le lavoranti, fino alla parte amministrativa e produttiva dell’azienda”. La Maison GiulaCarla Cecchi, dal nome della madre, i cui vestiti, delle vere opere d’arte, sono oggi conservati alla Galleria del Costume di Firenze.

“Mio fratello, invece, disegnava case, interni, persino i piatti. Un giorno mi innamorai di un suo divano e mandai la foto ad un concorso a Trieste. Vinse il primo premio e il premio speciale Griffe nascente. Da allora, accanto ai modelli dei vestiti, in giro per il mondo, portai anche le sue creazioni. Tornavo ogni volta con ordini e alla fine dovette aprire una ditta, la Most di Francesco Cecchi, oggi Studio Most”.

Nel 1990 il fratello di Pola scompare a 49 anni in un incidente. Da allora è lei che porta avanti l’impresa, insieme alla Maison. “La clientela, in fondo, è molto simile – spiega – fatta di persone che non cercano un vestito solo per coprirsi o una casa solo per viverci, ma per avere un biglietto da visita vincente”.

Ma Pola Cecchi non vive nel passato. “Da tre anni ho creato il Premio GiuliaCarla Cecchi…”.

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