Antonio Murzi, coordinatore del Centro Studi CNA Nazionale, illustra i contenuti della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (Nadef) 2021.
La Nadef 2021 si caratterizza per un quadro macroeconomico tendenziale molto positivo: nel 2021 la crescita del PIL italiano dovrebbe segnare +6,0%, un incremento che migliora nettamente le previsioni già positive (+4,5%) formulate dall’Esecutivo in aprile. Il miglioramento dell’economia porterà con sé anche riduzioni significative dei rapporti deficit/PIL e debito/PIL.
Nonostante questi miglioramenti, il Governo intende varare nuove politiche espansive finalizzate ad accrescere ulteriormente la crescita economica nel biennio 2022-2023. Gli squilibri di finanza pubblica restano nell’agenda governativa ma il loro rientro verso valori contenuti (3% per quanto riguarda il deficit rispetto al PIL) avverrà in maniera graduale. La Nadef 2021 contiene quindi un importante principio di rottura rispetto al passato: nella nuova impostazione la soluzione alla crisi italiana non può iniziare dal superamento dei problemi di finanza pubblica ma deve puntare al superamento dei problemi di crescita come premessa per l’aggiustamento dei conti pubblici.
Infine un dato importante. Solo nel 2022 il differenziale di crescita rispetto al quadro tendenziale sarà determinato dal maggior deficit. Negli anni successivi esso potrà concretizzarsi solo se gli investimenti del PNRR saranno pienamente realizzati. È necessario dunque che i governi futuri agiscano in maniera credibile e in continuità con quello attuale.