La pala del Tiepolo tornerà ad Este tra non meno di due anni. La tempistica è stata confermata qualche settimana fa: tanto servirà per riportare ad Este la pala “Santa Tecla intercede per la liberazione di Este dalla pestilenza del 1630” dipinta nel 1759 da Giambattista Tiepolo: la pala, lontana dal duomo atestino dal 15 dicembre 2012, è stata ora trasferita a Sarmede (Treviso), dove continuerà il delicato restauro. Dopo essere stata l’attrazione principale della mostra dedicata a Tiepolo nella villa Manin di Passariano (Udine), l’opera è stata infatti interessata da un radicale intervento di restauro.

I locali di villa Manin dovevano essere liberati, motivo per cui da mercoledì 23 settembre, nel giorno in cui si celebra peraltro la ricorrenza di Santa Tecla, il tesoro del Tiepolo ha traslocato nel Centro polivalente della cittadina trevigiana. Sarmede, noto come il “paese delle fiabe”, ha riservato un’accoglienza speciale al capolavoro del Tiepolo: “Un capolavoro per definizione tra le opere del Tiepolo di carattere religioso, uno degli eventi straordinari che segnano la storia dell’arte italiana”, l’ha definito alla presentazione don Bruno Cogo, direttore dei beni culturali della Diocesi di Padova.

“È un dovere civico dare il nostro contributo” ha fatto eco il sindaco di Sarmede Larry Pizzol. “Il nostro compito è un’opera di pulitura, per salvare la materia che è arrivata a noi” ha spiegato il restauratore Franco Del Zotto, che ha ricordato come la pala sia stata realizzata dal Tiepolo in un mese “Per fare questo l’artista ha dovuto sfruttare delle genialità che non hanno aiutato la conservazione dell’opera. I restauratori precedenti non ne hanno tenuto conto peggiorandone lo stato di conservazione. Tutto ciò ha rallentato il lavoro del restauro”. “Con Sarmede e Rivignano Teor è nato un rapporto di collaborazione che ci unirà nei prossimi due anni” ha spiegato il sindaco Giancarlo Piva “e che ci porterà ad essere presenti alla grande manifestazione dedicata al mondo delle fiabe organizzata da Sarmede.

Qui saranno inoltre organizzate visite guidate a gruppi, che consentiranno di vedere il cantiere di restauro e rendersi conto di quale nuovo splendore sta acquisendo la nostra pala. Sappiamo benissimo, infatti, quanto la comunità di Este riattenda in duomo l’opera e quanta voglia ci sia di poterla riammirare nuovamente”. Il restauro si concluderà entro due anni