Durante la presidenza nazionale dell’unione CNA Agroalimentare, il presidente nazionale, Mirco Della Vecchia, ha espresso la posizione dell’unione sui decreti italiani che impongono in etichetta l’indicazione dell’origine di riso e pasta. “Favorevoli, ma siano garantiti  parametri di quantità, qualità e costo”, ha detto Della Vecchia.

Gli obblighi di indicazione in etichetta scattano infatti a partire da venerdì prossimo, 16 febbraio, e sono previsti dai decreti firmati dai ministeri dell’Agricoltura e delle Politiche Forestali e dello Sviluppo Economico.

Entreranno così in vigore i provvedimenti che introducono la sperimentazione per due anni del sistema di etichettatura. I decreti prevedono una fase di 180 giorni per l’adeguamento delle aziende al nuovo sistema e lo smaltimento delle etichette e confezioni già prodotte. Quindi l’obbligo definitivo scatterà il 16 febbraio per il riso e il 17 febbraio per la pasta.

Per il Governo si tratta un impegno verso la trasparenza delle informazioni  per il consumatore, sottolineano dai due ministeri promotori.

CNA Agroalimentare non può non essere favorevole ai principi generali di trasparenza proposti dall’inserimento in etichetta dell’origine del grano, in quanto dietro le imprese CNA ci sono imprese, quindi persone, quindi consumatori che chiedono anch’essi trasparenza a loro volta. Bisogna però capire cosa rappresenta questo principio di trasparenza.

A partire dalla qualità. Non avendo a disposizione grandissime quantità di grano italiano, le piccole imprese si troveranno di fronte alla paradossale condizione di dover acquistare loro malgrado materia prima dall’estero e dichiarare la provenienza, a discapito del  nostro made in Italy.

In secondo luogo, ma non meno importante il costo. Va da sé che la l’etichetta ha un prezzo conveniente se prodotta in lotti importanti, ma lievita se la produzione è limitata a  piccole quantità. Questo elemento metterà le imprese nelle condizioni di dover sostenere costi maggiori che, inevitabilmente, finiranno  per pesare sui portafogli dei consumatori.

“Tenendo in conto queste difficoltà – afferma il presidente CNA Agroalimentare Della Vecchia- come CNA Agroalimentare ci esprimeremo favorevolmente rispetto ai recenti decreti interministeriali, a condizione che il comparto nazionale dell’agricoltura riesca a garantirci parametri di quantità e qualità del nostro grano a costi competitivi rispetto al mercato internazionale. Penso a paesi come il Canada. Insomma –conclude- sarebbe semplicistico da parte nostra esprimere parere favorevole senza approfondire le molto criticità cui andrebbero incontro le imprese.”

Ecco i provvedimenti di riferimento.

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

DECRETO 26 luglio 2017 
Indicazione dell’origine in etichetta del riso.

l’obbligo definitivo scatterà il 16 febbraio.

DECRETO 26 luglio 2017 
Indicazione dell’origine, in etichetta, del grano duro per paste di semola di grano duro.

L’obbligo definitivo scatterà il  17 febbraio 2018.