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La signora dei ricami. Sulla pelle di Lady Gaga, Scarlett e le altre

Ricorda ancora la prima volta che andò “con dieci campioni in valigia” da Gianfranco Ferré. “Avevo poco più di vent’anni e per me che avevo studiato moda era come incontrare un mito”. Oggi Simona Finelli lo racconta con un sorriso: ventisei anni dopo la sua impresa, Rilievi, fattura oltre undici milioni di euro, ha una sede a Bologna, una a Mumbai e quasi 250 dipendenti. “Perché, per fortuna – dice – le mani non sono ancora state sostituite da nessuna tecnologia avanzata”. La magia è ancora tutta rigorosamente artigiana. 

La storia di Simona inizia nel 1991, quando, dopo la scuola di design, si iscrive ad un master in “Ricamo e accessori per l’alta moda”. “Fu un corso organizzato con finanziamenti europei, per creare occupazione femminile – spiega -. Otto ore al giorno, per un anno, ad imparare dalle sapienti mani di Giovanna Barattozzi, un’artigiana che aveva fortemente voluto quel corso, perché la sua arte non andasse dispersa”.

Al termine, otto allieve decidono di unire le forze e mettere in pratica i preziosi insegnamenti. “Di quelle otto siamo rimaste io e la mia socia Stefania Marocchi – spiega Simona – a cui nel tempo si è aggiunto un terzo socio, Michele Galliano, che è anche mio marito”.

“Iniziammo a lavorare con il mondo delle sartorie, ma quasi subito ci fu data la possibilità di incontrare Ferré…”

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