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La “tassa sull’aria fresca” è una bufala

Gli italiani che in questi giorni stanno accendendo i condizionatori per salvarsi dall’afa, possono stare tranquilli. La notizia di un “tassa sull’aria fresca”, lanciata dalle associazioni di consumatori Adusbef e Federconsumatori, che sta circolando in questi giorni sul Web e sui mezzi di comunicazione nazionali, è una bufala estiva. Ad affermarlo il responsabile nazionale di CNA Installazione e Impianti Guido Pesaro.

“Non esiste nessuna nuova tassa sui condizionatori – afferma Pesaro – ma solo gli adempimenti già previsti dal DPR 74/2013 che ha istituito il libretto di impianto e prevede controlli periodici sugli impianti da parte di manutentori abilitati. I cittadini pertanto si godano pure il fresco dei loro condizionatori senza farsi venir ei sudori freddi al pensiero di dover pagare una nuova tassa che probabilmente esiste solo nella testa di alcune associazioni dei consumatori”

I proprietari dei maxi condizionatori dovranno seguire le stesse regole che già si applicano alle caldaie: controlli ogni quattro anni e libretto d’impianto in regola. Il principio di questa norma, prevista dall’Unione Europea, è quella di limitare l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera  e tenere sotto controllo i consumi di energia. Per questo gli impianti dovranno essere perfettamente efficienti ed essere periodicamente sottoposti a verifiche da parte di impiantisti qualificati, i quali rilasceranno ai proprietari il libretto di manutenzione.  Quindi godetevi pure il fresco del vostro condizionatore domestico senza farvi venire i sudori freddi al pensiero di dover pagare una nuova tassa.

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