L’incapsulamento del tracciato dell’Autobrennero in città attraverso una copertura ecocompatibile che produca anche energia è la soluzione migliore, più rapida e a minor costo per incidere sensibilmente sull’inquinamento. Lo afferma Claudio Corrarati, presidente regionale della CNA-SHV, intervenendo nel dibattito sullo spostamento dell’autostrada sotto il Colle, con un costo stimato di 780 milioni di euro e tempi lunghi di realizzazione.

CNA-SHV ha lanciato la proposta nel 2013, illustrandola alle forze politiche impegnate nelle due campagne elettorali che si sono succedute.  L’idea – che trova riscontri in opere già realizzate a Cesena e Bologna oltre ad una progettazione a Verona – punta sull’opportunità di lasciare il tracciato dell’A22 lì dove si trova, realizzando però delle coperture ecocompatibili con strutture leggere che prevedano aspiratori in grado di filtrare l’aria inquinata dentro il tunnel coperto per reimmetterla pulita nell’atmosfera. Pannelli fotovoltaici esterni produrrebbero energia sia per far funzionare i filtri sia per il fabbisogno della città, mentre una copertura verde completerebbe esteticamente l’opera.  “Il tutto – afferma Claudio Corrarati – in tempi molto più brevi e costi di gran lunga inferiori rispetto allo spostamento del tracciato autostradale in galleria”.

“I dati della Provincia non lasciano spazio a dubbi – prosegue il presidente regionale di CNA-SHV – il traffico dell’A22 e l’inquinamento nel capoluogo sono strettamente collegati. Un legame che richiede un intervento choc, che la nostra proposta consentirebbe in tempi celeri: l’incapsulamento del tracciato con una copertura ecocompatibile consente di lasciare l’opera nel suo attuale sito, venendo incontro al proposito del sindaco Caramaschi di utilizzarla in futuro come circonvallazione della città. I cantieri per incapsulare l’A22, inoltre, potrebbero essere occasione di lavoro per le aziende della città”.  

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