Ha progettato, realizzato e installato centrali operative multifunzionali, varchi elettronici per ZTL e sistemi radio per la polizia di quasi 200 Comuni in 16 regioni del nostro paese. Alfonso Trecci si può definire  “l’artigiano degli occhi elettronici” e la sua impresa, la Sismic sistemi srl di Firenze è da tempo leader del settore.

Trecci inizia nel 1983 con la missione di progettare e produrre apparati e sistemi nel settore dell’elettronica e dell’automazione industriale unendo la tecnologia della comunicazione radio con quella informatica, poi si specializza nella gestione integrata delle centrali radio taxi e delle centrali operative per le forze dell’ordine.

Nel 2001 sviluppa una linea di centrali operative progettate e realizzate in funzione delle esigenze specifiche dei corpi di polizia locale, municipale e provinciale. E questo diviene il core business dell’impresa.

“Il nostro lavoro è una evoluzione continua – dice Trecci –.Tutte le fasi sono effettuate all’interno dell’azienda, dalla progettazione alla realizzazione, il software è sviluppato internamente ed anche l’installazione e l’assistenza tecnica sono effettuate dal nostro personale , che è tutto assunto a tempo indeterminato in modo da garantire sicurezza ai dipendenti ed una elevata qualità di ciò che viene prodotto”.

Oggi la Sismic Sistemi conta circa 10 addetti, fra cui 4 ingegneri (e anche i due figli di Trecci) e lavora al 90% per la pubblica amministrazione, partecipando ai bandi dei Comuni e di altri enti pubblici e sbaragliando la concorrenza, anche grazie alla omologazione che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rilasciato ai sistemi “S.A.R.T./1 e “S.A.R.T./2” per la rilevazione degli accessi dei veicoli ai centri storici e alle ZTL. Si tratta del sistema di identificazione dei veicoli tramite la lettura della targa per la rilevazione di transiti non autorizzati in zone a traffico limitato.

“La nostra è l’unica fra tutte le imprese associate CNA in Italia che possiede questa omologazione”, commenta con orgoglio Trecci. 

“Nonostante la crisi e pur con i soliti problemi – osserva Trecci – il lavoro non è mai mancato. Abbiamo il problema dei tempi lunghi per la riscossione delle nostre fatture lavorando con la pubblica amministrazione. anche se ultimamente i tempi di pagamento sono migliorati. Ci autofinanziamo e per ora ce la siamo sempre cavata. Anche perché in tutta Italia sono 7/8 le imprese che lavorano in questo settore”.

E i progetti per il futuro? “Innanzitutto perfezionare le nostre centrali operative per renderle sempre più complete, anche come risposta alle esigenze dei cittadini. E poi abbiamo progetti anche in altri settori, sempre partendo dalle telecomunicazioni. Abbiamo anche iniziato a realizzare app su cellulare. E tutto da soli, senza collaborazioni con l’Università, né partecipando ai bandi sull’innovazione della Regione Toscana”.

di Paola Morini

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