Fattura quasi cinque milioni di euro, ma assicura che la sua vera ricchezza sono “la Marzia, la Rosa, la Giulia, la Serena e tutto il gruppo di persone, per il 91% donne”, che da anni insieme a lui realizzano vere e proprie opere arte. Perché, che si tratti di capi di maglieria, arredamento o allestimenti per grandi hotel, “senza di loro – ammette Franco Fredducci, 53 anni – certi risultati non li avrei mai raggiunti”. Anche per questo ha deciso di promuovere un corso di formazione gratuito per dodici inoccupati da inserire in azienda. “La selezione sarà spietata – avverte –. Cerco persone che sappiano coordinare ago e tecnologia, testa e cuore”. 

Fredducci ha respirato arte fin da bambino. “La mia è una famiglia di ceramisti e pittori – racconta – ma proprio perché i miei conoscevano le difficoltà dell’essere artista non mi hanno assecondato quando da giovane dissi che volevo frequentare il liceo artistico. Allora o si studiava o si andava a lavorare e così entrai nell’attività di famiglia. Producevamo accessori, ma più per necessità che per arte”.

Franco porta avanti l’azienda di famiglia, Il Borgo, e quando negli anni ’90 cominciano le prime delocalizzazioni, fa una scelta ben precisa. “Mentre tutti se ne andavano a produrre all’estero, io decisi di rimanere sul territorio e realizzare prodotti di qualità extralusso, nel pieno rispetto della tradizione fiorentina e del Made in Italy. Tanto che sui cartellini decisi di scrivere ‘Made in Mugello’…

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