“No Limits. Le imprese dei giovani” è stato il tema di CNA NeXT, l’appuntamento annuale dei Giovani Imprenditori CNA che si è svolto al Talent Garden, a Milano. Ad apertura della giornata, una tavola rotonda che ha coinvolto i rappresentanti dell’associazione e del mondo politico, che si sono confrontati sul tema dell’indagine lanciata tra gli associati under 40 sul tema dell’ascensore sociale. Nel corso dei panel che si sono alternati fino a sera, tante le esperienze di giovani imprenditori che hanno raccolto, tra le altre cose, la sfida dell’innovazione.
Un’occasione per riflettere sulla condizione dei giovani che oggi intendono mettersi in proprio, anche in relazione alle possibilità che hanno a disposizione al confronto con le generazioni che li hanno preceduti. La politica gioca un ruolo fondamentale, perché non bastano incentivi una tantum, servono misure strutturali, in grado di accompagnare chi vuole avviare un’impresa in una prospettiva di lungo termine e con un orizzonte più ampio.
“Bisogna recuperare una spesa pubblica che punti agli investimenti: la questione di fondo è la fiducia, che è il primo atto di politica economica. Se si pensa che domani sarà peggio di oggi non si riparte– ha ricordato Sergio Silvestrini, segretario generale CNA-. Per crescere al ritmo del 2,5% servono stimoli nazionali ed europei, misure che diano fiducia a cittadini e investitori. Servono misure inedite, serve uno shock. Le misure una tantum non bastano più. E l’Italia ha bisogno di rimettere al centro i giovani che vogliono fare impresa e che dallo Stato si aspettano opportunità per crescere e contribuire allo sviluppo e al progresso socio-economico della comunità. Dalla politica il mondo delle imprese under 40 si aspetta misure che attivino la mobilità sociale e premino il merito. Questa è la formula per sbloccare l’ascensore sociale in Italia”.
Ma perché le aspettative di miglioramento delle nuove generazioni, rispetto a chi li ha preceduti, sono al palo, in Italia? “Perché non si colgono le loro idee nuove” secondo Daniele Vaccarino, presidente nazionale CNA. “Serve cominciare a ragionare su idee diverse dal passato, bisogna proiettarsi verso il futuro. Abbiamo bisogno di nuovi stimoli, che solo le nuove generazioni sono in grado di formulare”.
“Da imprenditore ho sempre una visione positiva, e quello che vedo è una spinta a cambiare il paradigma per poter cambiare il futuro. A partire dalla formazione. Se prendiamo ispirazione da chi ce l’ha fatta e mettiamo al centro le persone, saremo in grado di proporre soluzioni concrete” ha detto Marco Vicentini, presidente nazionale di CNA Giovani Imprenditori.