Ulteriore progressione a giugno e in avvio di luglio per i prezzi del latte spot di origine nazionale rilevato nei listini delle Camere di commercio. Lo scenario del mercato è rimasto caratterizzato da una pluralità di fattori che incidono pesantemente sull’offerta. Da un lato gli elevati costi degli input, in primis energia e materie prime mangimistiche, dall’altro il quadro di deficit della raccolta a livello continentale. I prezzi hanno raggiunto così il valore record di 0,65 €/kg, mai toccati in precedenza (+60% su base annua). Listini all’ingrosso stabili, invece, per il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano.
L’Italia, è il terzo produttore in ambito UE di latte di pecora, con una quota pari a oltre 1/5 del totale comunitario, e il primo produttore di formaggi pecorini, con una quota di circa 1/3 sul totale. La Spagna, che è il principale competitor dei prodotti italiani, ha registrato nel 2021 un calo della produzione sia di latte ovino che di formaggi pecorini (rispettivamente -12% e -6%).
Nel 2021 l’allevamento ovicaprino da latte ha generato un valore di 572 milioni di euro, con un aumento rispetto all’anno precedente del 12% da attribuire esclusivamente alla forte spinta dei prezzi all’origine. La produzione, pari a 450mila tonnellate di latte di pecora e 43 mila tonnellate di latte di capra, è risultata in contrazione (rispettivamente -0,7% e -1,8% rispetto al 2020).
I prezzi all’ingrosso del Pecorino Romano, che rappresenta il prodotto guida del mercato, sono in progressiva crescita, in particolare a partire dallo scorso autunno. Nel primo semestre 2022 l’incremento ha raggiunto un picco del +30% nel mese di giugno arrivando a superare gli 11 euro/kg.
In forte aumento anche il prezzo del latte ovino, che in Sardegna ha superato i 103 euro/100 litri (Iva inclusa) nel mese di giugno 2022, facendo registrare un aumento di oltre il 18,7% rispetto a un anno fa. L’atteso recupero di redditività da parte degli allevatori è stato in parte compromesso dai rincari delle materie prime (+13,2% per i prezzi dei mangimi nel primo semestre 2022).
Nei primi cinque mesi del 2022 le vendite di formaggi pecorini sono risultate in contrazione (-7,7% in volume) a fronte di una incisiva spinta sui prezzi (+8,5%), con una dinamica decisamente più accentuata rispetto al totale dei formaggi e latticini.
Per il Pecorino Romano DOP il calo delle vendite si è attestato al -15,3% in volume, a fronte di una sostanziale stabilità della spesa e di una decisa spinta verso l’alto dei prezzi (+17,5%).