Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entro dicembre dei decreti di approvazione, i 68 studi revisionati nel corso del 2014 sono applicabili al periodo d’imposta 2014.

Sono infatti stati pubblicati i decreti 29/12/2014 suddivisi per settore di attività, sui supplementi straordinari della gazzetta ufficiale n.301 del 30/12/2014.

Occorre tuttavia ricordare che la Commissione degli esperti, riunitasi il 10 dicembre sulla validazione degli studi (cfr. News del 10 dicembre 2014), aveva espresso parere favorevole all’approvazione seppure con alcune condizioni e non senza malumori. Diversi sono infatti i problemi anche di carattere generale sollevati in merito al ruolo e finalità, nonché ai meccanismi di evoluzione/revisione degli studi di settore.

A tale riguardo la Commissione esperti ha fatto all’unanimità è quella di un incontro con l’Agenzia delle entrate per discutere sul ruolo degli studi e come questi debbano essere realizzati nell’ambito della c.d. nuova “compliance”. In particolare si vuole meglio capire il ruolo degli studi di settore nell’ambito della nuova procedura volta a spingere Il contribuente all’adeguamento spontaneo dopo la presentazione della dichiarazione, ma prima dell’emissione dell’avviso di accertamento (c.d “nuova compliance” disciplinata dell’articolo 1, commi 634 e ss della Legge di stabilità 2015 – Legge n. 190/2014). Tale incontro dovrà avvenire al più presto e comunque prima dell’applicazione degli studi per il 2014 e prima dell’inizio delle attività di revisione degli studi per il 2015 affinché si possa tenere conto delle eventuali indicazioni nella fase di analisi dei dati utili per la revisione. Occorre, infatti, ricordare che gli studi di settore sono uno strumento di compliance che risponde a specifiche indicazioni oggetto di protocolli d’intesa tra le Associazioni di categoria e l’Amministrazione finanziaria. Disattendere tali accordi vorrebbe dire tornare indietro nel tempo di almeno 15 anni in cui gli effetti dell’applicazione degli studi hanno fornito risultati positivi indiscutibili anche per la stessa Amministrazione finanziaria.

Altra importante questione, visto infatti il perdurare della crisi, è imprescindibile la necessità che siano approvati adeguati correttivi per la crisi (entro marzo 2015), applicabili al periodo d’imposta 2014 su tutti gli studi e non solo su quelli revisionati.

Nel rimandare ai contenuti specifici (Circolare 22 gennaio 2015, n. 2 ed ai pareri sui singoli studi allegati) delle considerazioni e criticità riscontrate in sede di validazione dei singoli studi, si segnala che CNA si è astenuta (insieme a Confartigianato e Casartigiani) sugli studi relativi alla “Produzione di infissi e serramenti in metallo” (WD19U) e agli “installatori” (WG75U), subordinando il parere favorevole alla verifica dell’operatività dei correttivi crisi sia in termini di congruità che di coerenza.

Imprescindibile ai fini dell’analisi degli studi oggetto di revisione è stato il lavoro svolto dalle Unioni di mestiere della CNA e degli imprenditori che hanno partecipato ai gruppi di lavoro (associazioni, tecnici della SOSE e funzionari dell’Agenzia) nella validazione del prototipo dello studio di settore oggetto di revisione cercando di fare in modo che lo studio sia il più rappresentativo possibile della realtà economica delle imprese.