La Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata sulla legittimità del consenso all’utilizzo dei cookies, ritenendo come non possa essere valido se conferito acconsentendo a delle caselle pre-spuntate. Secondo la Corte, l’obiettivo della legislazione europea è impedire intrusioni nella vita privata dei cittadini e a maggior ragione evitare che avvengano senza che l’utente ne abbia piena conoscenza. I cookies sono dei file archiviati sul computer dell’utente che facilitano la navigazione, ma allo stesso tempo forniscono informazioni sul comportamento del soggetto. Tali informazioni possono essere utilizzate da terze parti a scopo pubblicitario. Di conseguenza, l’accesso a tali dati costituisce un’ingerenza nella vita del privato se il consenso non è stato fornito attivamente. La Corte ha inoltre precisato che il fornitore del servizio deve informare l’utente sulla durata della conservazione delle informazioni e se terze parti ne hanno accesso o meno. La sentenza si applica anche se i dati raccolti non sono personali.
La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea è disponibile al seguente link.