I tentacoli della mafia si sono infiltrati nel settore della ristorazione ormai in ogni modo, infatti, già nel 2011 l’attuale Presidente del Senato Piero Grasso aveva stimato un volume di affari di un miliardo di euro e non c’è motivo per non ritenere che questa cifra sia aumentata in modo esponenziale.
La CNA di Pistoia, su iniziativa della Presidente D.ssa Elena Calabria, ha invitato il 23 maggio lo chef calabro Filippo Cogliandro per un evento sul tema della legalità, un appuntamento che si pone come obiettivo quello di ricordare le tante vittime innocenti della violenza criminale e mafiosa, e che vuole ribadire la volontà di uno straordinario impegno civile da parte del mondo del lavoro e delle istituzioni, al fianco di quanti si spendono quotidianamente contro ogni forma di criminalità e per l’affermazione della cultura della legalità e della giustizia sociale.
“La CNA di Pistoia – commenta la presidente Elena Calabria – ha fin da subito sposato questa iniziativa. La mission della nostra associazione è quella di rappresentare e sostenere le tante imprese oneste che ogni giorno cercano di lavorare con impegno e qualità. Proprio nel giorno in cui si ricorda la strage di Capaci vogliamo lanciare un messaggio di solidarietà nei confronti di tutti coloro che, rischiando di persona, si battono per contrastare le mafie e per permettere al nostro paese di crescere e svilupparsi economicamente e culturalmente”.
Per la Cena della Legalità di Filippo, CNA ha scelto come location i locali della Dynamo Camp della montagna Pistoiese, emblematica struttura che è un camp di Terapia Ricreativa, primo in Italia, appositamente strutturato per ospitare gratuitamente per periodi di vacanza e svago bambini e ragazzi gravemente malati, in terapia o nel periodo di post ospedalizzazione.…dove la vera cura è ridere e la medicina è l’allegria!
Filippo Cogliandro, eletto Ambasciatore della Ristorazione Antiracket nel mondo e che opera nella difficile realtà calabrese, fedele alla sua convinzione che “il silenzio uccide”, racconterà la sua esperienza di imprenditore che si è ribellato alla logica del “pizzo” con La Cena della Legalità. Il suo progetto nasce a Firenze nel 2012 per raccontare con un Tour nelle diverse città italiane e all’estero, il suo lavoro di chef abbinato alla cucina del territorio ospite; la cucina serve da pretesto e da tema per celebrare uno scambio di emozioni e di conoscenze, una rete sociale per raccontare alla gente la sua storia, un modo di incontrarsi per scrivere insieme la nuova pagina di una storia comune.