L’occasione è stata utile per poter approfondire il disciplinare integrativo al regolamento di esecuzione e di organizzazione dell’Area Marina Protetta  Cinque Terre introdotto nel marzo scorso. Come era stato già programmato da CNA La Spezia in primavera l’incontro è stato fissato a conclusione della stagione estiva, dopo la prima fase di applicazione, in maniera tale da poter apportare suggerimenti funzionali alla stesura del Disciplinare 2019.

La CNA si è fatta carico di predisporre una nota di sintesi in cui sono state raccolti i suggerimenti costruttivi provenienti dalle imprese della nautica da diporto. Sono state presentate delle proposte migliorative rispetto alla possibilità delle imprese di muoversi agevolmente senza rinunciare alla necessità di salvaguardia dell’Area Marina Protetta.

Gli operatori del settore hanno richiesto la possibilità di prevedere una durata triennale delle autorizzazioni e che la numerazione dell’autorizzazione assegnata dall’Ente al soggetto e alle ditte autorizzate non sia identificativa di un solo scafo, ma anche di altri natanti immatricolati di proprietà o della ditte autorizzate adibiti a noleggio e locazione. E’ stato inoltre richiesto dalle imprese di valutare di non distinguere tra attività di noleggio e attività di locazione, individuando solo un criterio numerico.

Gli operatori chiedono continuità nell’individuazione annuale dei parametri e del peso specifico degli stessi e l’associazione di categoria auspica sia possibile  tutelare la storicità e la territorialità delle imprese.

Le proposte sono state recepite da parte dai referenti dell’Ente Parco e verranno portate all’attenzione dalla Commissione di Riserva dell’AMP che valuterà anche se le richieste sono attuabili nel rispetto delle normative ministeriali. 

Il direttore Scarpellini ha informato le imprese che, con l’avvio della seconda fase del CETS (Carta Europea Turismo Sostenibile), è possibile richiedere un Marchio di Qualità legato al turismo nautico. Un altro importante percorso virtuoso che può essere intrapreso dalle attività è legato alla dotazione di Strumenti AIS ossia di sistema di identificazione automatica di tracciamento utilizzato in ambito navale. Il Parco ha ottenuto un finanziamento dal Ministero e sosterrà economicamente le imprese che vorranno dotarsi di questa strumentazione che rappresenta una garanzia nell’osservare un corretto comportamento da parte dei natanti, e sicuramente determinerà una premialità in fase di graduatoria. 

L’occasione è stata utile per poter approfondire il disciplinare integrativo al regolamento di esecuzione e di organizzazione dell’Area Marina Protetta  Cinque Terre introdotto nel marzo scorso. Come era stato già programmato da CNA La Spezia in primavera l’incontro è stato fissato a conclusione della stagione estiva, dopo la prima fase di applicazione, in maniera tale da poter apportare suggerimenti funzionali alla stesura del Disciplinare 2019.

La CNA si è fatta carico di predisporre una nota di sintesi in cui sono state raccolti i suggerimenti costruttivi provenienti dalle imprese della nautica da diporto. Sono state presentate delle proposte migliorative rispetto alla possibilità delle imprese di muoversi agevolmente senza rinunciare alla necessità di salvaguardia dell’Area Marina Protetta.

Gli operatori del settore hanno richiesto la possibilità di prevedere una durata triennale delle autorizzazioni e che la numerazione dell’autorizzazione assegnata dall’Ente al soggetto e alle ditte autorizzate non sia identificativa di un solo scafo, ma anche di altri natanti immatricolati di proprietà o della ditte autorizzate adibiti a noleggio e locazione. E’ stato inoltre richiesto dalle imprese di valutare di non distinguere tra attività di noleggio e attività di locazione, individuando solo un criterio numerico.

Gli operatori chiedono continuità nell’individuazione annuale dei parametri e del peso specifico degli stessi e l’associazione di categoria auspica sia possibile  tutelare la storicità e la territorialità delle imprese.

Le proposte sono state recepite da parte dai referenti dell’Ente Parco e verranno portate all’attenzione dalla Commissione di Riserva dell’AMP che valuterà anche se le richieste sono attuabili nel rispetto delle normative ministeriali. 

Il direttore Scarpellini ha informato le imprese che, con l’avvio della seconda fase del CETS (Carta Europea Turismo Sostenibile), è possibile richiedere un Marchio di Qualità legato al turismo nautico. Un altro importante percorso virtuoso che può essere intrapreso dalle attività è legato alla dotazione di Strumenti AIS ossia di sistema di identificazione automatica di tracciamento utilizzato in ambito navale. Il Parco ha ottenuto un finanziamento dal Ministero e sosterrà economicamente le imprese che vorranno dotarsi di questa strumentazione che rappresenta una garanzia nell’osservare un corretto comportamento da parte dei natanti, e sicuramente determinerà una premialità in fase di graduatoria. 

 

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