Intercettare le enormi potenzialità di sviluppo per le imprese umbre all’indomani dell’abolizione delle sanzioni economiche all’Iran.
È questo l‘obiettivo che ha spinto Cna Umbria a organizzare il focus sul Paese asiatico che a Perugia, ha visto la straordinaria partecipazione di circa 200 imprese della regione.
«Secondo gli analisti economici l’abolizione delle sanzioni potrà far crescere l’export italiano verso l’Iran di almeno 3 miliardi di euro in poco tempo rispetto al miliardo e mezzo attuale – ha affermato Roberto Giannangeli, direttore regionale dell’associazione -. Ecco perché come Cna Umbria avevamo partecipato con una delegazione alla missione governativa a Tehran dello scorso novembre e stiamo lavorando a un progetto di penetrazione commerciale verso un Paese che rappresenta la terza economia del medio Oriente, con oltre 70milioni di abitanti la cui età media è bassissima (il 50% ha meno di 30 anni, mentre solo il 5% è ultrasessantacinquenne) e che ha un livello di istruzione molto elevato. Il focus di oggi rappresenta uno step importantissimo di questo progetto, sul quale abbiamo ottenuto la collaborazione della Regione Umbria e di altre associazioni di categoria. Sono presenti, tra gli altri, alcuni imprenditori iraniani interessati a stabilire rapporti commerciali con le nostre imprese e che nei giorni scorsi hanno già compiuto visite aziendali mirate. I settori produttivi maggiormente interessati vanno dall’edilizia e restauro all’arredamento d’interni, sia residenziale che turistico, fino alle opere infrastrutturali, alla tecnologia in generale, alla produzione di energie alternative, alla meccanica, ma anche tutto quello che rientra nella definizione di “made in Italy”, dalla moda all’agroalimentare. A questo va aggiunto il turismo verso la nostra regione, tanto che il progetto al quale stiamo lavorando prevede una promozione complessiva dell’Umbria, che comprenda l’arte, i borghi e i paesaggi, ma anche le produzioni di eccellenza del nostro territorio».
A parlare di Iran nel corso dell’iniziativa sono stati il direttore dell’Ice di Tehran, Antonio Martignago, la docente universitaria e giornalista Farian Sabahi, e alcuni imprenditori iraniani. Presenti inoltre Mario De Luca della Rete estera della direzione generale del Monte dei Paschi di Siena, e l’assessore regionale allo sviluppo economico, Fabio Paparelli, mentre i lavori sono stati introdotti da Antonio Franceschini, responsabile nazionale Cna per le politiche di internazionalizzazione.
Per Franceschini «le opportunità date dall’Iran sono estremamente interessanti anche per le Pmi italiane. È però necessario un approccio basato su un’approfondita conoscenza economica e sociale del Paese. Per questo come Cna, dopo aver sviluppato alcune azioni dirette di scouting, abbiamo costruito un percorso informativo/formativo finalizzato a preparare al meglio le imprese interessate a cogliere le occasioni offerte dall’Iran».
Sul fronte bancario intanto si sta lavorando al superamento di alcuni ostacoli tecnici derivanti dal lungo isolamento dell’Iran.
«L’internazionalizzazione d’impresa offre notevoli opportunità al manifatturiero e alle imprese dell’Umbria in generale – ha commentato Mario De Luca, responsabile del Servizio commerciale estero e rete estera di banca Monte dei Paschi di Siena -. Il nostro istituto, che in questa regione ha un radicamento profondo, vuole essere partner delle imprese che desiderano cogliere questi vantaggi e sta già supportando le aziende umbre che credono nello sviluppo iraniano. Il ritorno al collegamento swift, per le banche iraniane, consente una semplificazione del sistema dei pagamenti internazionali ed è stato solo il primo passo di un percorso che implica conoscenza dei meccanismi e degli interlocutori. Del resto Mps è stata, nel tempo, tra le poche banche europee a garantire assistenza e continuità operativa alle aziende nell’intermediazione dei flussi finanziari in Iran, interfacciandosi, per conto della clientela, con il Comitato di sicurezza finanziaria».
«Apprezzo il lavoro svolto sin qui – ha dichiarato l’assessore Paparelli -. Ritengo che l’internazionalizzazione delle imprese e del “sistema Umbria” rappresenti una tappa fondamentale per la ripresa dell’economia regionale, che passerà necessariamente dal manifatturiero e dal turismo. Nel corso dei prossimi mesi – ha concluso l’assessore – con il supporto delle associazioni proveremo a organizzare una missione in Iran».