Il Ministero delle politiche agricole e della sovranità alimentare (MASAF) ha iniziato a diramare le FAQ relativo alla misura di ammodernamento dei frantoi oleari da 100 milioni di euro, finanziata con fondi del PNRR.
Le novità sui bandi per l’ammodernamento dei frantoi: ecco le FAQ ministeriali
La prima tranche delle FAQ, pubblicata il 5 maggio scorso, ha riguardato in realtà più quesiti e problematiche poste dalle pubbliche amministrazioni, anche se, attraverso queste, sappiamo già qualcosa in più su come funzioneranno operativamente i prossimi bandi.
La successiva tranche di FAQ, pubblicata il 13 giugno scorso, ha invece chiarito molti punti dirimenti riguardo la misura di ammodernamento dei frantoi.
Di seguito una sintesi delle FAQ ministeriali.
I bandi regionali potranno prevedere dei massimali di spesa o contributo. Lo si deduce dalla risposta del Masaf che afferma: “per quanto riguarda le Regioni e Province autonome che, a prescindere dall’Organismo Pagatore di riferimento, utilizzeranno il SIAN, il sistema prevede la possibilità di
inserire soglie minime e/o massime di spesa e/o di contributo.”
E’ anche chiaro che la misura di ammodernamento dei frantoi non è stata istituita a scopo di generica innovazione ma a scopo ambientale: “Il campo intervento previsto per la misura “ammodernamento dei frantoi oleari” è lo 047 e che per la quota del 40% è attribuita dagli Allegati VI e VII al Regolamento (UE) n. 241/2021. Si precisa che si tratta di una quota minima: pertanto, ogni intervento dovrà garantire un contributo al clima e all’ambiente pari almeno al 40% delle risorse assegnate.”
Il modulo per la presentazione della domanda sarà unico sul territorio nazionale ed è stato predisposto dal SIAN. La domanda dovrà essere presentata attraverso il SIAN o attraverso l’Organismo Pagatore
Regionale nel caso di Lombardia, Veneto e Piemonte e Trento.
Non è possibile prevedere, quale obiettivo dell’investimento, l’aumento della capacità produttiva complessiva del frantoio. Il finanziamento di impianti che aumentino la capacità produttiva è ammissibile solo qualora l’oggetto principale dell’investimento rimanga la sostituzione e
l’ammodernamento degli impianti più obsoleti, nel rispetto del principio DNSH. In particolare, si precisa che gli investimenti proposti potranno essere oggetto di finanziamento esclusivamente qualora siano funzionali all’ammodernamento dell’impianto, al fine di migliorarne le prestazioni ambientali, che dovranno essere illustrate nella relazione tecnica DNSH.
Il tecnico deve essere indipendente rispetto all’impresa beneficiaria, al fornitore, al tecnico progettista e/o direttore dei lavori e, in generale, rispetto a qualsiasi altro soggetto coinvolto nell’investimento.
Nella relazione tecnica DNSH, il tecnico fornirà gli elementi anche ai fini della valutazione del contributo climatico (tagging). Un utile riferimento normativo per il calcolo del tagging si rinviene nel Regolamento UE 2020/852 sulla Tassonomia e nel Regolamento UE 2021/2139.
I singoli progetti devono rispettare il principio del tagging, così come devono rispettare il DNSH.
Il tagging climatico della sotto-misura deve essere almeno pari al 40% delle risorse assegnate a ciascun progetto.
Ulteriore elemento importante per i percettori dell’aiuto riguarda l’ambito amministrativo e contabile: “Per “contabilità separata” si intende l’obbligo di far transitare le risorse concesse su un conto corrente intestato al beneficiario espressamente dedicato e, dunque, separato per assicurare la tracciabilità dell’utilizzo delle risorse del PNRR.
Rimane fermo l’obbligo di indicare nelle fatture e nei relativi giustificativi di pagamento il CUP del progetto e il riferimento al Next
Fonte Teatro Naturale di cui al link :