Le elezioni politiche del prossimo 4 marzo cadono in una fase trasformazione e profondo cambiamento che deve essere governata con politiche a misura delle micro e piccole imprese (il 99,4% dell’imprenditoria italiana), affinché l’Italia possa davvero consolidare ed irrobustire la ripresa economica in atto e guardare con fiducia al futuro.
Le nostre proposte a chi si candida a governare riguardano ambiti di intervento riconducibili ad interessi di carattere generale, di quelle componenti economiche e sociali del Paese che rappresentano l’anima dei territori, della creatività e del saper fare che ci rendono unici al mondo.
Ecco le nostre proposte in tema di internazionalizzazione.
Il contributo delle PMI italiane all’export è tutt’altro che trascurabile, le loro esportazioni rappresentano il 54,5% del totale. Le sole micro piccole imprese nei comparti più tradizionali del Made in Italy (la meccanica, l’arredo, il tessile e gli alimentari) realizzano oltre la metà dell’export. È necessario un sistema di promozione, disegnato a loro misura, per accompagnarle all’estero e consolidare la loro radicamento. In particolare, occorre:
- proseguire con il programma del Roadshow per l’Italia al fine di creare un clima diffuso di attenzione e conoscenza delle opportunità;
- concentrare i voucher per i Temporary Export Manager sulle micro e piccole imprese;
- indirizzare l’attività di promozione commerciale prioritariamente alle MPI, sviluppando strategie e strumenti per consentire loro di diventare parte di business communities di livello internazionale.