Le elezioni politiche del prossimo 4 marzo cadono in una fase trasformazione e profondo cambiamento che deve essere governata con politiche a misura delle micro e piccole imprese (il 99,4% dell’imprenditoria italiana), affinché l’Italia possa davvero consolidare ed irrobustire la ripresa economica in atto e guardare con fiducia al futuro.
Le nostre proposte a chi si candida a governare riguardano ambiti di intervento riconducibili ad interessi di carattere generale, di quelle componenti economiche e sociali del Paese che rappresentano l’anima dei territori, della creatività e del saper fare che ci rendono unici al mondo.
Ecco le nostre proposte in tema di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio.
È fondamentale implementare il Piano nazionale di opere ed interventi da realizzare per la riduzione del rischio idrogeologico, infrastrutture idriche e edilizia scolastica. Un piano che, correttamente, persegue la strada della prevenzione per superare la logica delle emergenze. Al riguardo, riteniamo indispensabile:
- tradurre al più presto il Piano in progetti, in cantieri e dunque in lavoro e sviluppo economico e territoriale, ma soprattutto in reale prevenzione dei territori. Soltanto la messa in sicurezza degli edifici dal rischio sismico potrebbe interessare circa 20 milioni di edifici costruiti prima della la normativa antisismica;
- introdurre nell’ordinamento il “fascicolo del fabbricato”, un documento che contenga i dati della struttura e degli impianti di un edificio, strumento più adatto per identificare le priorità e programmare gli interventi.