Si è tenuto nei giorni scorsi il summit sociale europeo tripartito dedicato al tema della ripresa e della crescita economica e occupazionale nell’Unione europea. All’incontro hanno partecipato i vertici delle istituzioni europee, i rappresentanti delle presidenze di turno dell’Unione europea e i partner sociali europei (Confederazione europea dei sindacati, Business europe, Sgi, Sme United/artigiani e Pmi in Europa e i rappresentanti datoriali nazionali francesi).
Nel corso del summit sono state discusse le modalità più efficaci per centrare gli obiettivi della doppia transizione digitale ed ecologica in un ambiente competitivo e socialmente equo, in grado di assicurare e promuovere nuove capacità e competenze, politiche attive del lavoro e sistema di previdenza sostenibili.
Per SME United hanno partecipato il presidente, Alban Maggiar, e il segretario generale, Veronique Willems, invitati in qualità di rappresentanti del partenariato sociale europeo, in rappresentanza di circa 22 milioni di imprese artigiane e di piccole e medie imprese con oltre 82 milioni di addetti, di cui la CNA è organizzazione co-fondatrice e membro effettivo.
La presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, intervenendo all’incontro, ha riconosciuto il ruolo fondamentale dei partner sociali, sia a livello europeo che nazionale, per realizzare quanto previsto nel “Piano next generation Eu” e dalle riforme strutturali in corso, sostenuti da un pacchetto di investimenti senza precedenti nei sistemi educativi, occupazionali e in favore di misure di protezione sociale. È stata inoltre sottolineata la funzione determinante dei partner sociali nell’impostazione della risposta sociale alla crisi pandemica e dei necessari adattamenti del mercato del lavoro.
Nel corso del summit è stato anche sottolineato che sarebbe controproducente tornare a politiche di austerità al termine della crisi pandemica e che il debito europeo e le regole contenute nel Patto di Stabilità e crescita debbano essere rivedute e corrette da politiche economiche orientate ai bisogni sociali.
In occasione del summit, sono state presentate tre proposte di Sme United per uscire dalla crisi pandemica e per tornare ai livelli pre-covid, consentendo una ripresa economica durevole
1.Ridurre l’impatto della crisi energetica e delle materie prime
La ragione principale del rallentamento, soprattutto nel settore manifatturiero e delle costruzioni, è in gran parte dovuta alla carenza di risorse ed al conseguente aumento dei prezzi. Per contrastare questo fenomeno Sme United propone di ridurre temporaneamente tributi e prelievi o, in alternativa, l’adozione di misure regolatorie in grado di contrastare comportamenti non competitivi da parte di alcuni operatori economici.
2. Garantire la solvibilità delle Pmi
Le misure di sostegno alla liquidità durante la pandemia hanno comportato un aumento del livello di indebitamento di molte piccole e medie imprese. Anche con prospettive imprenditoriali positive, tali imprese potrebbero dover ricorrere spesso a sovvenzioni per la ripresa e per finanziare investimenti per le sfide future. Purtroppo, i regimi di sostegno azionario esistono attualmente solo in alcuni Stati membri e hanno un volume piuttosto limitato. Il Fondo di ripresa e resilienza (RRF) potrebbe essere utilizzato per innescare gli investimenti privati.
3. Utilizzare in modo ottimale il Fondo per la ripresa e la resilienza
Si tratta di un’opportunità unica per sostenere le riforme e gli investimenti necessari. Tuttavia, Sme United osserva che i Piani nazionali non sfruttano sufficientemente la possibilità di affiancare la spesa pubblica con risorse private. Per rendere l’Europa un luogo più attraente per gli investimenti privati e trovare il giusto equilibrio tra riforme, spesa pubblica e privata, gli Stati membri devono coinvolgere meglio ed in modo ottimale le parti sociali nell’attuazione dei piani nazionali. Inoltre, le piccole e medie imprese si aspettano che le istituzioni europee conducano una valutazione approfondita delle fasi di attuazione per garantire il raggiungimento degli obiettivi del Fondo per la ripresa e la resilienza.
Lavoratori qualificati, governance economica e “regolamentazione intelligente” sono stati i temi al centro dell’intervento del segretario generale di Sme United, Veronique Willems.