CNA ha veicolato per il comparto balneare le proposte emendative alla legge di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021, A.C. 1334.
Prima proposta emendativa – Esclusione dall’applicazione della Direttiva Europea Servizi (cd. Bolkestein) attraverso la modifica dell’art. 7 del Dlgs 59/2010 ricomprendendo nel perimetro di non applicazione delle procedure comparative (aste e d evidenze pubbliche) le attuali 30 mila concessioni demaniali marittime.
Seconda proposta emendativa- Avvio della procedura di verifica e certificazione della disponibilità, in ambito nazionale, della risorsa demaniale marittima per la non applicazione alle attuali imprese balneari dell’art.12 della Direttiva Servizi e quindi, non applicazione di procedure comparative(aste ed evidenze pubbliche); la tutela del legittimo affidamento e la continuità aziendale con una durata della concessione non inferiore a 30 anni; la programmazione di nuove iniziative imprenditoriali su aree disponibili in ambito nazionale.
Terza proposta emendativa – Superamento dei valori O.M.I. per il calcolo del canone delle concessioni demaniali cd. pertinenziali, al fine di rendere il pagamento sostenibile da parte di centinaia di imprese del settore balneare i cui canoni solo diventati esorbitanti.
Questi i punti cardine delle proposte emendative di CNA a tutela del comparto turistico-balneare italiano sostenuti durante l’incontro tenutosi recentemente a Rimini SUN durante l’incontro con il Ministro al Turismo Gian Marco Centinaio, contenuti nel documento sindacale di CNA Balneatori, approvato in assemblea nazionale sempre a Rimini l’11 ottobre e in linea con la risoluzione approvata dal Parlamento italiano (Risoluzione sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista del Consiglio Europeo del 28 e 29 giugno 2018) in cui si impegna l’Esecutivo a sostenere presso il Consiglio Ue soluzioni eque ed efficaci per una corretta interpretazione della Direttiva Servizi.