Quando le luci lentamente degradano e il sipario della Scala si apre, a restare col fiato sospeso nell’attesa che tutto funzioni alla perfezione, insieme ad artisti, regista e maestranze, c’è anche lui: Carmine Battipaglia, 50 anni e da poco più di due, Energy manager del teatro milanese.
“Ho la fortuna di fare un lavoro che amo. É una passione che ho sempre avuto – racconta – già alle elementari, nei temi, scrivevo di voler diventare ingegnere ‘degli impianti elettrici’, per aiutare mio padre, che aveva un’azienda di installazioni a Salerno. Sono letteralmente cresciuto dentro i cantieri”.
Nel 1995 Battipaglia, insieme al fratello, rileva l’impresa del padre, ma già nel 1998 intraprende il proprio percorso, che nel tempo lo porta a diventare consulente dell’impresa di famiglia e di realtà sempre più importanti.
“Grazie ad un Master del Politecnico di Milano in Energy Management ho iniziato a collaborare con grandi strutture industriali – spiega -. L’Energy manager è quella figura che ipotizza un percorso guidato per ottimizzare i costi energetici, adottando strategie che permettano di razionalizzare i consumi, attraverso cicli integrati. In strutture importanti può portare ad un risparmio anche del 20%”.
E così nel 2015 arriva la chiamata per La Scala…
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