Palmiro Bordin (Dress Design), Diego Gorgi (Il Restauro), Stefano Stecca (Atelier del Legno), Elena Bugno (Arcobalenoarte), Michela Garbin (Abbigliamento Maurizio), Lorella Borin e Bruno Minnozzo.
Sono gli imprenditori parte della delegazione veneta accompagnata dai colleghi dell’Ecipa (ente di formazione di CNA nazionale) di CNA Veneto che nel mese di giugno hanno visitato le Marche, con un obiettivo preciso: incontrare le aggregazioni di imprese che sono nate nel Fermano e nell’Ascolano grazie a CNA.
Tra le tappe in scaletta: visita allo showroom di Modart Italia, a Porto Sant’Elpidio; incontro con l’Unione Stilisti delle Marche, con la Filiera Denim di San Benedetto del Tronto e con la rete di imprese del settore nautico. Successivamente gli imprenditori veneti hanno avuto l’occasione di entrare nel Museo del Cappello di Montappone e nel Diamond Center, porta dell’Expo in cui hanno provato il simulatore 3d e l’esperienza di girare i luoghi più belli delle nostre Marche.
CNA è salita in cattedra per parlare di reti alla delegazione arrivata nelle Marche grazie ad un progetto promosso da Ecipa:
“Questo testimonia – dicono il Presidente Provinciale CNA Paolo Silenzi e Giammarco Ferranti, funzionario CNA e coordinatore della rete del calzaturiero – il grande lavoro che l’associazione ha svolto e sta svolgendo da oltre due anni sul tema delle reti e delle aggregazioni di imprese. Stiamo vivendo un’esperienza forte e molto importante, con Modart Italia e CS Costruzioni Generali, che fa scuola e segna un passaggio epocale nel modo di fare impresa. D’altronde, i numeri parlano chiaro: negli ultimi 2 anni nelle Marche le reti d’impresa sono passate da 46 a 105, con 333 imprese aderenti; nel Fermano le reti sono 28, con 63 aziende coinvolte. In Italia i contratti di rete sono 1.770 (contro i 523 del 2012), per 7.110 imprese aderenti. Una crescita impetuosa alla ricerca di sinergie per vincere la crisi”.
Feedback molto positivi da parte degli amici veneti, riferisce Ferranti, che testimoniano attestati di stima e gratitudine ricevuti dalla CNA di Fermo riguardo il lavoro fatto su reti e cultura dell’aggregazione: “Abbiamo raccontato sia la parte positiva, quella più semplice da immaginare – dice Ferranti – che gli aspetti più difficili da affrontare come la fiducia reciproca, la soluzione di problematiche impreviste nonché lo stesso rapporto umano, oltre ovviamente all’impegno profuso per arrivare alla quadratura del cerchio”.
A scegliere la strada delle reti sono soprattutto imprese di piccole dimensioni: il 77% di chi sottoscrive contratti di rete ha meno di 20 addetti. Nelle Marche hanno aderito alle reti 150 imprese manifatturiere di cui 52 del sistema moda (di cui 35 del calzaturiero), 27 di prodotti in metallo e 18 di mobili. Le imprese dei servizi sono state 96, di cui 32 di servizi alle imprese, 18 di commercio all’ingrosso, 15 di Ict. e 5 nel turismo. Le imprese edili marchigiani operanti nelle reti d’impresa sono state 39 e 9 gli studi di architettura e ingegneria.
Tra le motivazioni del mettersi in rete: necessità di ampliare il mercato, cercare innovazione, incrementare l’export, migliorare la promozione commerciale, subfornitura o creazione di creare gruppi di acquisto