CNA insieme alle altre organizzazioni artigiane ha inviato una lettera al Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, per chiedere “con fermezza e necessaria urgenza” il differimento del termine del 31 luglio prossimo per la presentazione dell’istanza per l’esonero dai contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi.
“Con sorpresa e preoccupazione apprendiamo” – si legge nella lettera – della pubblicazione il 28 luglio del decreto attuativo che fissa criteri e modalità per la concessione dell’esonero. La misura, a suo tempo accolta con favore dalle Confederazioni, è tuttavia destinata, a causa dell’evidente ritardo del decreto, ad “ingenerare gravi discriminazioni e pregiudizio per la platea dei lavoratori autonomi”. E’ quasi impossibile, per ragioni organizzative, poter rispettare la data del 31 luglio prossimo, termine entro il quale va presentata, a pena di decadenza, la relativa istanza all’Inps, tenendo conto della carenza, al momento, delle necessarie istruzioni operative dell’Istituto di previdenza.
Anche alla luce di alcune incertezze interpretative sulla portata applicativa della misura, la richiesta di differire il termine del 31 luglio, “al fine di rendere possibile ed effettivo il sostegno verso tutto il mondo del lavoro autonomo che le nostre Confederazioni largamente rappresentano”.
CNA ha già lamentato che dopo sette mesi molti lavoratori autonomi e professionisti non avevano alcuna certezza sulla possibilità di beneficiare dell’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali obbligatori. L’esonero infatti è stato introdotto con l’ultima legge di bilancio, approvata dal Parlamento a dicembre dello scorso anno.
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