La transizione verde e digitale sarà guidata in Europa dalle Pmi. Devono essere in grado di svilupparsi e investire, il che richiede che l’Europa sia un luogo attraente per gli investimenti privati. I membri di SMEunited, organizzazione di artigiani e Pmi in Europa di cui CNA è membro fondatore, nel corso dell’assemblea annuale elettiva, hanno evidenziato che “Le Pmi guidano le transizioni” e che tale elemento dovrà essere posto al centro delle richieste per le prossime elezioni del Parlamento europeo e della prossima Commissione europea.
Il presidente di SMEunited, Petri Salminen, ha presentato ai responsabili delle organizzazioni delle Pmi aderenti, le priorità di SMEunited per le elezioni europee e altre parti interessate in occasione del ricevimento di networking delle organizzazioni Pmi che si è tenuto il 30 novembre alla presenza dei rappresentanti delle principali Istituzioni europee.
Nel corso dei lavori, è stato sottolineato che garantire che le Pmi possano guidare le transizioni e rimanere competitive, in grado di investire e di creare posti di lavoro richiede:
- un quadro normativo più competitivo, con particolare attenzione all’attuazione della legislazione vigente e alla riduzione degli obblighi di rendicontazione, come promesso dal “pacchetto di aiuti per le Pmi”;
- incentivi per la transizione ecologica ed energetica delle Pmi, che comprendono norme semplici, stabili e prevedibili e un accesso a prezzi abbordabili all’energia ed alle materie prime;
- un migliore accesso ai finanziamenti verdi e di transizione con requisiti semplici e realistici per dimostrare la sostenibilità dei progetti di investimento e dei piani aziendali;
- un mercato unico digitale ben funzionante con condizioni di parità per le Pmi, il che significa un’attuazione e un’applicazione adeguate di norme comuni. Inoltre, la competitività ha bisogno di un accesso equo ai mercati terzi e di una difesa del multilateralismo contro il protezionismo;
- un contesto economico stabile con misure anti-inflazionistiche che evitino una spirale salari-prezzi e una recessione economica;
- salvaguardare la competitività globale garantendo coerenza e uniformità;
- una forza lavoro qualificata.
Quest’ultima, ma non meno importante, priorità, ha ricevuto un’attenzione dedicata come tema annuale 2022 e 2023 dell’organizzazione. Nell’ assemblea annuale di SMEunited, i membri hanno fatto il punto sul lavoro svolto presentando “il Memorandum” di SMEunited in vista delle elezioni politiche europee previste il 9 giugno 2024.
Il documento è disponibile a questo link.
Gli imprenditori di tutta Europa hanno chiesto alla Commissione europea e agli Stati membri di riformare i sistemi di istruzione. L’istruzione e la formazione professionale devono fornire le competenze di base tanto necessarie e ancora richieste dalle nostre imprese, oltre alle competenze tecniche per accrescere l’occupazione giovanile e femminile. Inoltre, il miglioramento delle competenze e del potenziale ruolo che potrebbero svolgere i cittadini extra europei dei paesi terzi potrebbero svolgere per sopperire alla cronica carenza di personale qualificato e di nuove forme di auto imprenditorialità.
La riqualificazione e la formazione continua dovrebbero diventare un processo permanente, poiché tutti, lavoratori e imprenditori, dovranno adattarsi rapidamente alle nuove evoluzioni del mercato del lavoro tenuto conto delle dinamiche demografiche e dell’invecchiamento. Pertanto, SMEunited chiede di modernizzare i programmi di istruzione e formazione professionale e di migliorare l’immagine dell’istruzione e formazione professionale e dell’apprendistato a tutti i livelli dell’Ue.
Nel corso dell’assemblea il confronto ha trattato tra le numerose tematiche la richiesta di costruire una società imprenditoriale all’altezza delle sfide, in cui gli imprenditori, i lavoratori e la Pubblica amministrazione dimostrino una cultura dell’efficienza e dell’imprenditorialità. Ciò sarà particolarmente cruciale dopo gli anni difficili che l’economia europea ha dovuto affrontare, sia in termini di shock, che di preparazione per le sfide future, tra le quali l’energia, le migrazioni, i nuovi equilibri geopolitici e l’impatto sui mercati. Il presidente di SMEunited, Petri Salminen, espressione della Federation of Finnish Enterprises (F.F.E.) cui l’assemblea ha rinnovato il mandato 2024-2025, ha “accettato la sfida” di guidare i piccoli imprenditori attraverso queste transizioni. Al comitato di direzione e all’assemblea elettiva, era presente per la CNA la vicepresidente con delega alle politiche europee, Marianna Panebarco, che è stata confermata vicepresidente di SMEunited dall’assemblea composta da oltre 80 organizzazioni rappresentative dell’artigianato e delle Pmi. La delegazione CNA era composta da Elisa Vitella responsabile Ufficio di CNA Bruxelles e da Claudio Cappellini responsabile Politiche Ue della CNA Nazionale.