Il 2018 è stato un anno eccezionale per la nautica, un anno “spartiacque” che ha registrato una crescita del 14,2 %. È questa la fotografia scattata dal settimo rapporto “Dinamiche e prospettive di mercato della filiera nautica del diporto” curato da CNA e presentato a Olbia.
Dopo i saluti del presidente CNA Gallura, Benedetto Fois, e del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, il referente di CNA Produzione, Alessandro Battaglia, ha introdotto i lavori. Il responsabile del Centro studi CNA Nazionale, Antonio Murzi, e il presidente Eures, Fabio Piacenti, hanno illustrato il rapporto. Alla presentazione sono intervenuti il presidente della Camera di Commercio Nord Sardegna, Gavino Sini, l’Assessore al Bilancio e programmazione Regione Sardegna, Giuseppe Fasolino, i consiglieri Regionali On. Angelo Cocciu e On. Giuseppe Meloni, il responsabile ufficio stampa Consorzio Industriale, Augusto Ditel, l’Ing. Alberto Amico e il direttore Area Marina Protetta di Tavolara, Augusto Navone. Ha concluso i lavori il direttore di CNA Gallura, Marina Deledda.
L’incremento registrato nel 2018, si legge nel rapporto, è stato determinato in gran parte dalle esportazioni. Le vendite all’estero del settore nautico italiano sono aumentate a un ritmo molto più sostenuto (+7,9%) di quelle totali riferite all’intero Paese (+4,6%), a conferma di quanto la nautica tricolore sia apprezzata nel mondo, essendo capace di incorporare la qualità e l’eccellenza tipiche del Made in Italy.
Il 2018 dimostra che il settore è stato in grado di far tesoro dell’esperienza accumulata negli anni della crisi economica, per ristrutturarsi e porre le condizioni per una ripresa solida e duratura. Questo è vero soprattutto per le imprese più piccole la cui importanza è spesso sottovalutata, offuscata com’è dalla notorietà e dalla fama dei grandi cantieri. Tra il 2009 e il 2017 il perimetro della base produttiva costituita dalle imprese più piccole si è infatti ridotto in maniera importante (il calo è del 20% circa) ma ora operano imprese più solide e patrimonializzate di quelle presenti all’inizio della crisi.
In continuità con la precedente edizione, le informazioni quantitative sul comparto sono state integrate con le testimonianze degli operatori attraverso “focus group” realizzati in cinque realtà regionali dove il comparto della cantieristica nautica e del suo indotto vanta un radicamento storico e una particolare rilevanza sul piano socio-economico: Liguria, Marche, Emilia Romagna, Sardegna e Toscana. Le testimonianze delle 53 imprese che hanno partecipato ai “focus group” e le cinque interviste ai responsabili di cantiere hanno permesso di ottenere una visione complessiva della filiera.
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